I piccoli comuni, che rappresentano l’asse portante dell’Italia, rischiano di dover sostenere i costi maggiori per i tagli previsti dalla manovra finanziaria. Allo stesso tempo rappresentano un contesto all’interno del quale la qualità della vita si misura anche a partire da un forte senso di identità locale.
Degli 8094 comuni italiani, 5693 hanno una popolazione residente inferiore o pari a 5000 abitanti. I Piccoli Comuni italiani rappresentano pertanto il 7,3 percento delle amministrazioni comunali nazionali e sono presenti in tutte le regioni italiane.
Il tendenziale calo demografico, è stato parzialmente bilanciato dalla presenza di stranieri immigrati: ospitano infatti il 14,6 percento degli stranieri residenti in Italia. Da un punto di vista geografico, dall’analisi emerge un’Italia divisa in due: ad un centro nord che sembra attirare flussi migratori – con un’incidenza di stranieri in molti piccoli Comuni superiore alla media nazionale, con punte superiori anche al 1 percento – si contrappone un sud in cui, a parte qualche eccezione, i piccoli Comuni non sembrano esercitare grande attrattiva sugli immigrati. Infatti, i cinque Piccoli comuni in cui si rileva la maggior incidenza della popolazione straniera si trovano tutti al nord ovest.
La sensibilità ambientale
Le ridotte dimensioni non hanno impedito ai piccoli comuni di essere delle realtà vitali, all’interno delle quali avviare la sperimentazioni di soluzioni di vita alternative, difficili da adottare altrove. Nel caso specifico, il 66 percento di essi ospita impianti energetici da fonti rinnovabili; tale valore è in costante crescita a conferma del fatto che proprio in questi territori vi sia una grande attenzione a tali tematiche ed alle soluzioni avanzate relativamente alle fonti di energia rinnovabile. La fonte di energia rinnovabile maggiormente diffusa nei piccoli Comuni è il fotovoltaico: sono 2833 i Comuni in cui è installato almeno un impianto (il 49,76 percento ca. dei piccoli)
La politica locale: più spazio alle donne
Su un totale di 5693 Piccoli comuni, gli amministratori comunali ammontano a 73327. Le donne che partecipano attivamente alla vita politica comunale sono 15.3, il 2,5 percento del totale, un dato superiore alla media nazionale, pari al 18,2 percento. Complessivamente, le donne sono elette (o designate) soprattutto nella carica di consigliere (21,7 percento) e di assessore (21 percento), mentre le donne sindaco sono solo l’11,5 percento del totale; una partecipazione che, seppure esigua, è comunque superiore al dato medio nazionale (1,6 percento).
La riscoperta del territorio
I Piccoli comuni esprimono al meglio una tendenza sviluppatesi nell’ultimo decennio che va nella direzione della riscoperta del territorio come controtendenza rispetto allo sradicamento prodotto dalla società globale. Cultura, gastronomia, turismo trovano nei piccoli comuni i loro punti di forza. Basti pensare che essi rappresentano la spina dorsale del sistema delle identità alimentari italiano: oltre il 9 percento dei Piccoli Comuni ha ottenuto il riconoscimento di almeno un prodotto DOP. La riscoperta e la valorizzazione dei prodotti agricoli tipici, alimentari ed enogastronomici, espressione di specifici luoghi, ha assunto negli ultimi anni un ruolo sempre maggiore nello sviluppo economico e turistico dei centri minori.
Per questo motivo da oltre un decennio, l’Anci ha promosso Res Tipica, il cui obiettivo è la salvaguardia e la promozione del patrimonio ambientale, culturale, turistico ed enogastronomico dei comuni piccoli e medi d’Italia.
Nell’insieme, se il processo di globalizzazione sembra trovare nelle grandi metropoli il suo centro propulsore, i Piccoli Comuni emergono come luoghi in cui il saper vivere trova ancora una possibilità di espressione, senza più correre il rischio di esclusione che li ha caratterizzati nel passato.