Modelli di capitalismo responsabile Made in Italy

Un ' azienda nella quale i dipendenti hanno piacere di lavorare giova al suo territorio e contribuisce alla crescita del corpo sociale

Great Place to Work

Nel paese che ha dato i natali ad Adriano Olivetti non mancano gli esempi di imprenditori che hanno una visione più ampia della loro attività, capace di coinvolgere non solo gli ambienti di lavoro, ma anche l’intero tessuto sociale all’interno del quale l’azienda ha sede.
Ogni anno il Great Place to Work Institute stila una classifica dei migliori ambienti di lavoro. Nella classifica italiana 211 al primo posto troviamo Elica, azienda produttrice di cappe aspiranti da cucina che, dopo essere stata ai primi posti nelle passate edizioni, ora risulta essere l’azienda che incarna al meglio i criteri individuati dall’Istituto per assegnare il riconoscimento, vale a dire la relazione tra i dipendenti e il management; la relazione tra i dipendenti e la loro attività/azienda; la relazione tra i dipendenti e gli altri dipendenti.
Secondo l’Istituto di ricerca, un ambiente di lavoro eccellente è quello in cui “ci si fida delle persone per cui si lavora, si è orgogliosi di ciò che si fa, e ci si trova bene con le persone con cui si lavora”. Secondo le cosiddette politiche di work-life balance, numerose sono le iniziative promosse dalle aziende per facilitare la vita dei dipendenti e delle loro famiglie: sportelli di assistenza per i figli, mense, asili nido, palestre e centri benessere. Sembra infatti che in questo modo diminuiscano le distrazioni e l’assenteismo e di conseguenza cresca la produttività.

Dall’impresa umanistica al Diesel Village

Il progetto che Brunello Cucinelli è riuscito a realizzare nel borgo di Solomeo in Umbria è a dir poco un’utopia realizzata. Restaurato l’antico borgo ne ha fatto la sede della sua azienda, ispirata alla filosofia dell’ “impresa umanistica”. Come egli stesso afferma, “ho sempre coltivato un sogno, quello di un lavoro utile per un obiettivo importante. Sentivo che il profitto da solo non bastava e che doveva essere ricercato un fine più alto, collettivo. Ho capito che a fianco del bene economico si pone il bene dell’uomo, e che il primo è nullo se privo del secondo”.
Ha così costruito a beneficio di tutta la comunità un’Accademia, sul modello dell’antica Grecia, dotata di teatro, anfiteatro, biblioteca e giardino filosofico, dove ospitare spettacoli, conferenze o semplicemente offrire spazi all’interno dei quali praticare il culto della bellezza.
Di recente Renzo Rosso, fondatore e presidente della Diesel, ha annunciato la creazione di un Villaggio Diesel, a Breganze in provincia di Vicenza, completamente autosufficiente, dotato di asilo nido, palestra, spazi ampi e luminosi, all’interno dei quali i dipendenti possano sentirsi a proprio agio e lavorare in un clima informale e collaborativo.

Tendenze e controtendenze

È fin troppo evidente che il mondo del lavoro non è solo quello che emerge da queste esperienze, ma è fatto anche di precariato, sottoimpiego, scarsa valorizzazione delle competenze. Allo stesso tempo, ciò che accomuna tra loro i casi presentati, ai quali molti altri se ne potrebbero aggiungere, è la volontà di rifondare su basi fiduciarie il rapporto di lavoro. Esempi di welfare aziendale ante litteram, che ora iniziano a diffondersi in tempi di crisi, che ripartono dal riconoscimento del fatto che il successo imprenditoriale produce effetti sull’intero corpo sociale e un’azienda che funziona e nella quale i dipendenti hanno piacere di lavorare è un’azienda che giova al suo territorio e che contribuisce alla crescita del corpo sociale.