Una guida alle organizzazioni di volontariato che operano nel settore

Una guida delle onlus operanti nel settore dell ' assistenza ai malati oncologici e un ' introduzione alle cure palliative

28 Accoglienza e sostegno. L’impegno del volontariato per i malati oncologici nel Lazio” rappresenta un’esaustiva raccolta di informazioni sulle varie organizzazioni di volontariato, sulle associazioni di promozione sociale, sulle fondazioni e su tutti gli altri soggetti del terzo settore che operano in quest’area; il rilevamento dei dati si è svolto nel periodo tra febbraio 27 e marzo 28.
Per ogni realtà è stata preparata una scheda sintetica nella quale sono indicati i recapiti, gli aspetti organizzativi, le finalità e le attività dell’associazione, anche in favore della comunità.
Nell’appendice è stato dato spazio alla formazione che le stesse associazioni realizzano in favore dei loro e di altri volontari, così come di figure professionali.

Affrontare il tema dell’assistenza ai malati oncologici dal punto di vista della sussidiarietà significa mettersi a disposizione del cittadino e il testo che Labsus vi propone, oltre ad essere di facile consultazione, rispecchia questa visione. Diffondere informazioni sui servizi di assistenza sanitaria, sociale e di sostegno psicologico; ad usufruire del lavoro dei CESV – SPES non sono solo i cittadini, ma anche le organizzazioni di volontariato, che possono sfruttare la conoscenza reciproca per intensificare la collaborazione.
Per una più agevole consultazione la guida è stata organizzata secondo due criteri principali: geografico e per area di intervento. Gli autori rimandano alle associazioni stesse per informazioni più dettagliate, ma a confermare l’intento divulgativo del testo, la guida è stata inserita con dati sempre aggiornati sul sito www.volontariato.lazio.it, dove è consultabile on line.
I Centri di servizio per il volontariato del Lazio CESV – SPES promuovono e supportano l’aggregazione delle associazioni, il lavoro comune, per poter meglio monitorare i bisogni dei diversi territori ed intervenire capillarmente; una di queste aggregazioni è la Rete oncologica, che riunisce le realtà impegnate nell’assistenza ai malati oncologici e ai loro familiari.
In conclusione il testo risulta un efficace strumento di orientamento per i cittadini.

Assistenza domiciliare oncologica e cure palliative

Per approfondire la tematica Labsus segnala il testo: “L’assistenza domiciliare oncologica. Il volontariato incontra le istituzioni” a cura di Gianfranco Maffezzoli e Ivan De Beni.
I curatori hanno riportato gli interventi dei medici e dei presidenti delle associazioni operanti nel settore che hanno partecipato al convegno sul tema dell’assistenza oncologica svolto nel 27 nella regione Veneto, in occasione dei festeggiamenti per i 4 anni di attività dell’associazione AMO BaldoGarda – Onlus.
Non considerando gli aspetti tecnici e più strettamente legati al contesto veneto, il testo può rappresentare un’introduzione di facile lettura al panorama delle cure palliative, dell’hospice e delle cure domiciliari.
Il libro è diviso in due parti: prima tavola rotonda, integrazione fra operatori sanitari del territorio e volontariato e seconda tavola rotonda, il volontariato nell’assistenza domiciliare e nel programma hospice: esperienze a confronto.

Secondo gli stessi esperti l’informazione su questo tipo di assistenza è insufficiente.
Alla base delle cure palliative c’è il concetto di assistenza attiva e totale dei pazienti colpiti da una malattia che non risponde più a trattamenti specifici e la cui diretta conseguenza è la morte; l’obiettivo è quello di raggiungere la migliore qualità di vita possibile per i pazienti ed i loro familiari, attraverso l’attenzione agli aspetti psicologici, sociali e spirituali e provvedendo anche al sollievo del dolore.
Sono pochi i pazienti a conoscenza della medicina palliativa, e ancora meno sono quelli che si rivolgono alle strutture adatte traendone beneficio.

Gli hospice sono strutture residenziali nelle quali i malati incurabili e i loro familiari trovano assistenza (per un breve periodo, o per trascorrere gli ultimi giorni) in un ambiente familiare ed accogliente, i familiari stessi hanno libero accesso e se necessario possono trascorrere la notte all’interno della struttura.
Le stesse cure possono essere attivate anche a livello domiciliare, con un familiare che viene formato dagli operatori all’assistenza del malato nelle operazioni più semplici; la reperibilità medica è comunque garantita 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno.

Il ruolo del volontariato in questo settore continua ad essere indispensabile, in proposito segnaliamo la Federazione cure palliative, sotto la quale sono raccolte le maggiori sigle di organizzazioni non profit del settore.

CESV-SPES, Accoglienza e sostegno. L’impegno del volontariato per i malati oncologici nel Lazio, Centri di servizio per il volontariato del Lazio, Roma, 28.

MAFFEZZOLI G., DE BENI I. (a cura di), L’assistenza domiciliare oncologica. Il volontariato incontra le istituzioni, Edizioni Libreria Cortina Verona, Verona, 28.