Il cittadino protagonista di un'altra globalizzazione

Automigliorarsi tramite la partecipazione collettiva

Il testo parte con una premessa fondamentale: nella società  odierna, in cui la globalizzazione ha annullato ogni tipo di limite temporale e spaziale, si trasmettono valori e modelli che in realtà  non corrispondono assolutamente allo stile di vita che ogni individuo pone in essere quotidianamente nel proprio microcosmo. Proprio tale palese discordanza sembra generare un forte senso d’impotenza nel singolo cittadino il quale spesso esita a partecipare attivamente nella società  poiché teme che i propri valori possano essere rifiutati o non essere presi in considerazione.


Risulta molto difficile raggiungere degli obiettivi di cambiamento sociale tramite delle azioni esclusivamente individuali e proprio per questo è più facile agire tramite un gruppo organizzato che intende raggiungere determinati obiettivi. Tuttavia non tutte le forme di organizzazione createsi all’interno della società  civile ricevono una degna importanza poiché, se esse affermano dei valori non corrispondenti a quelli prevalenti nella cultura dominante, non riceveranno attenzione da parte degli agenti addetti alla trasmissione di informazioni. E’ dunque necessario porre in essere un progetto d’innovazione che sia in grado di dare spazio a tutte le varie forme di collettività  organizzate affinché l’individuo possa sentirsi parte integrante della società  e protagonista attivo di un cambiamento.


Il senso di sdegno e di impotenza verso il modello di vita che viene riprodotto dai mass media può costituire una forza attiva e creatrice e tradursi in nuovi modelli di progettualità  con al centro l’individuo, dunque orientata a migliorare la qualità  della vita della persona, ma allo stesso tempo rivolta alla promozione di un differente sistema di vita planetario. Affinché possa instaurarsi tale contatto tra dimensione locale e globale, è necessario introdurre un valore aggiunto: l’innovazione/invenzione sociale.


Questa innovazione sociale richiede alcuni elementi fondamentali per affermarsi. In primo luogo una nuova concezione del tempo: oltre al tempo di lavoro sarebbe opportuno dedicare del tempo all’impegno civile, sociale e politico tramite cui il cittadino possa esprimersi liberamente e sentirsi appagato. Un secondo elemento è quello di individuare le capacità  di ogni singolo individuo e di ogni collettività  organizzata affinché si possano unire le forze per raggiungere un unico obiettivo: dunque non vedere il mondo esterno come una perenne competizione ma come una perpetua cooperazione costruttiva.


L’autore si concentra molto sulla riflessione riguardo al tempo poiché solo una rivisitazione della dimensione temporale permette di sentirsi ambiente ossia conoscere se stessi e le proprie capacità , mettersi in gioco e scoprire una rete di alleati di ogni tipo la quale è in grado di ampliare le nostre possibilità  ed i progetti che si ha intenzione di mettere in atto. La forza della progettualità  sta proprio nel fatto di spendere tempo in essa perché è un tempo benefico, che fa crescere noi e gli altri, e permette di raggiungere obiettivi sociali altrimenti non perseguibili.


Orsi W. Progettare insieme l qualità  della vita. Il cittadino protagonista di un’altra globalizzazione., Franco Angeli, Milano, 23