Gli interventi di Gregorio Arena e Christian Iaione su amministrazione condivisa e economia collaborativa al Forum Pa 2014

Oggi il grande tema intorno a cui costruire un nuovo modello di società  è quello della condivisione, ed il Regolamento per l'amministrazione condivisa è uno strumento per renderlo possibile

 

Tra gli argomenti di discussione dell’edizione 2014 del Forum della pubblica amministrazione che si è svolto presso il Palazzo dei Congressi di Roma, quest’anno hanno assunto grande rilievo i principi di trasparenza, partecipazione e collaborazione che mirano a costruire nuove relazioni tra amministrazione e società .
Il Forum PA infatti coinvolge politica, imprese, amministrazioni e cittadinanza attiva e in questa occasione, in due distinte sessioni congressuali, i professori Gregorio Arena e Christian Iaione hanno illustrato il lavoro svolto da Labsus proprio per favorire la collaborazione tra istituzioni e cittadini, in particolare grazie alla redazione del Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni, adottato per primo dal Comune di Bologna e più recentemente da quello di Siena.

Arena: ” Dal governo con la rete allo stato partner ”

Secondo il professore Gregorio Arena le amministrazioni rispecchiano le esigenze ed i valori delle società  al cui servizio sono poste, cosìche anche la riforma di tali amministrazioni dovrà  essere in sintonia con le grandi tendenze di fondo di quella società , in quel determinato momento storico.

Oggi il grande tema intorno cui costruire un modello di società  è quello della ” condivisione ” , – aggiunge il professore – concetto che richiede il passaggio da ” Io ” a ” Insieme ” . Se infatti accettiamo l’idea che stiamo vivendo in quella che è definita la sharing society, cioè una società  in cui l’uso è più importante del possesso, questo tema della condivisione potrebbe diventare una delle anime della riforma dell’amministrazione di cui tanto di discute in questo periodo, ponendola in sintonia con la società .

” In Italia ciò è realizzabile grazie a tre elementi ” : la previsione costituzionale dell’art. 118 u.c., secondo cui i poteri pubblici devono favorire le autonome iniziative dei cittadini per lo svolgimento di attività  di interesse generale, il che provoca necessariamente condivisione; il modello organizzativo definito dallo stesso Arena  in un saggio del 1997 ” amministrazione condivisa ” , che supera la mera partecipazione al processo decisionale e significa proprio condividere con l’amministrazione una funzione che è di interesse generale;  infine il terzo elemento, che è il paradosso di una società  come la nostra in cui c’è chi vuole prendersi cura dei beni comuni, ma non può farlo perché non gli è permesso.

” E’ per questo motivo che Labsus ha lavorato per due anni con il Comune di Bologna con l’obiettivo di scrivere un Regolamento, partendo da tre quartieri della città  ma con lo sguardo oltre l’orizzonte, pensando ad uno strumento che servisse a tutti gli ottomila comuni italiani ” .
Il cuore del Regolamento è il patto di collaborazione tra comune e cittadini, per condividere la responsabilità  della cura dei beni comuni. ” Questo è un concetto fondamentale, perché abbiamo vissuto per generazioni sull’idea della delega, l’idea che qualcun altro si occuperà  dei nostri problemi. Bisogna invece recuperare il senso di una responsabilità  collettiva, non nel senso negativo del termine, ma nel senso latino:  respondere, ovvero dare risposte. ”

Iaione: ” Twist and Share, la PA alla svolta dell’economia collaborativa ”

Molti studiosi di politiche pubbliche e di amministrazione si stanno interrogando sul nuovo fenomeno della PA intesa come struttura abilitante, oppure su come si possa innovare senza escludere le istituzioni.

Per il professore Christian Iaione all’esplosione del paradigma collaborativo corrisponde un nuovo ruolo della pubblica amministrazione: ” siamo alla terza rivoluzione istituzionale, per cui dopo lo stato leviatano dell’Ottocento ed il welfare state del Novecento ora è il tempo di uno stato che non deve più far tutto, dello stato relazionale e abilitante ” . All’interno di questo fenomeno di innovazione sociale, non dettato dalla crisi, la pubblica amministrazione non può che assumere il ruolo di partner dei cittadini e degli altri soggetti esterni ad essa, titolari di capacità , risorse e conoscenze, scoprendo il valore della collaborazione ed utilizzando cosìnuovi paradigmi istituzionali e regolatori che servano ad incanalare queste energie civiche verso obiettivi di interesse generale.

Il Regolamento per la cura e rigenerazione dei beni comuni urbani, realizzato da Labsus in collaborazione con il Comune di Bologna, è proprio uno strumento per favorire il dispiegarsi di queste nuove tecniche che permettano la diffusione di impatti positivi sulla comunità .
L’articolo 2 contiene una definizione dei beni comuni urbani: ” si tratta di una categoria non astratta ma quasi operativa, perché sono beni sia pubblici che privati per i quali i cittadini insieme alle istituzioni, attraverso procedure di democrazia partecipativa, decidono di condividere la responsabilità  di cura e rigenerazione, proprio perché si tratta di beni che sono funzionali al benessere individuale e collettivo ” .

” Il Regolamento è un manuale di collaborazione tra l’esterno e l’interno della pubblica amministrazione ” , grazie a cui essa si fa interlocutrice dei soggetti attivi dell’economia collaborativa. E’ una piattaforma che serve ad abilitare le energie dei cittadini in modo che, insieme alle amministrazioni, diano risposte ai problemi della comunità , alla cura e rigenerazione dei beni comuni urbani, materiali e immateriali.

” A questa infrastruttura regolatoria mancano però due elementi importanti: la comunicazione e la formazione ” , ovvero la costruzione di piattaforme di comunicazione mediatica ma anche digitale, e laboratori formativi per i giovani che li coinvolgano nella manutenzione civica dei beni comuni.
Labsus dal 2010 ha lanciato un progetto che ha coinvolto due licei romani, e lo sta portando in altre scuole grazie a ” Rock Your School ” , la Scuola di manutenzione civica dei beni comuni. L’idea è inoltre quella di creare un municipio condiviso, nel quale gli studenti siano educati e formati a questo cambio culturale grazie a scuole attive e laboratori di co-progettazione , per far collaborare imprese, scuole, università  ed istituzioni e rendere reale questo cambio di paradigma culturale.

Video intervento Forum PA 2014 Prof. Arena  

Video intervento Forum PA 2014 Prof. Iaione

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