Un percorso di grande responsabilità per entrambe le parti ” in gioco ” , che il Comune di Monzambano ha deciso di intraprendere con l’obiettivo di promuovere, in via del tutto sperimentale, un cambiamento attivo.
Di come sia nata la proposta e di come è auspicabile che si evolva, ce ne parla Davide Raja, giovane assessore al Turismo e all’Ambiente.
” La nostra esperienza amministrativa nasce nel 2014 con ” Cantiere Monzambano ” , un gruppo costituito da giovani che, per un anno, ha lavorato senza cappelli politici e in maniera aperta con la cittadinanza, alla stesura di un programma per la comunità . Abbiamo organizzato incontri, iniziative, momenti culturali e ludici, passeggiate alla riscoperta del nostro territorio, visite a realtà virtuose e altro. Da questo è scaturito il nostro percorso elettorale, che ci ha visto vincitori alle elezioni. Nonostante le immediate difficoltà incontrate per la quadratura del bilancio, con ci siamo scoraggiati e abbiamo intrapreso questo percorso di sperimentazione del bilancio partecipato, uno dei punti del nostro programma elettorale ” .
Un’esperienza che, già dal suo avvio si è mostrata imperniata sul coinvolgimento attivo della cittadinanza, che proprio attraverso il gruppo ” Cantiere Monzambano ” è stata chiamata a tracciare la via più consona con la quale intraprendere questo percorso. Il risultato, l’elaborazione di un documento politico e programmatico su finalità e modalità organizzative.
La necessità di percorrere questa strada, afferma l’assessore, nasce dall’esigenza di “facilitare il confronto con la cittadinanza e promuovere scelte e decisioni condivise, riducendo anche i conflitti in un contesto sociale ricco di contrapposizioni; rispondere in modo più efficace alle necessità dei cittadini e assicurare una maggiore corrispondenza tra bisogni da soddisfare e risorse disponibili; coinvolgere i cittadini nel processo della gestione pubblica attraverso forme di democrazia diretta; ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini“.
Linee guida e presentazione del bilancio
Dopo una campagna di comunicazione che, combinando canali tradizionali (volantinaggio, stampa e radio) con canali innovativi (newsletter e pagina Facebook) ha avuto lo scopo di diffondere informazioni sul progetto ai residenti, si è passati alla fase di consultazione e partecipazione, in cui sono stati organizzati tre diversi gruppi di lavoro, denominati rispettivamente:
- Famiglie e politiche giovanili;
- Cultura, Natura e Ospitalità ;
- Sviluppo economico, viabilità e manutenzioni
Con una somma che si aggira tra i sessanta e i settantamila euro, messa a disposizione dal Comune, i cittadini si sono inseriti nel gruppo d’interesse prescelto e, dopo un lungo confronto e una fase di votazione che li ha visti protagonisti, si è giunti alla selezione di dodici progetti. Il passo successivo è stato quello della valutazione: ciascuna proposta è passata al vaglio della fattibilità tecnica da parte del Comune. “Oltre al percorso“, dice Raja, “credo sia importante citare la prima serata, nella quale abbiamo cercato, nel nostro piccolo, di innovare l’approccio alla politica nel nostro territorio“. SI riferisce al 22 gennaio scorso, quando con lo slogan ” Scegli tu! Protagonista del futuro di Monzambano! ” la presentazione del progetto si è alternata ad esibizioni teatrali e musica dal vivo, dimostrandosi un’occasione di intrattenimento per i partecipanti. “Cultura, emozioni e partecipazione, insieme, per un percorso innovativo in cui tutti i cittadini sono protagonisti e non spettatori“. Il feedback da parte dei cittadini, tra entusiasmo e commozione, è stato più che positivo, giudizio confermato da Raja che, a proposito della sua impressione, dice che è quella “di essere nella giusta direzione e di aver lavorato per un cambiamento vero del paese“, perché crede che “il cambiamento non si misuri con la quantità di buche ricoperte o di opere faraoniche compiute, ma con l’oculatezza della spesa, con la capacità di costruire reti, con l’impegno ad elevare la qualità e con l’attenzione ad investire nel futuro concreto dei cittadini“.
Strumento consono al raggiungimento degli obiettivi preposti, il bilancio partecipato offre, secondo Raja, un duplice vantaggio: da un lato, “credo sia la possibilità , per i cittadini, di rientrare a pieno titolo e strutturalmente nelle decisioni pubbliche; il cittadino, rientrando nella politica dalla porta principale, partecipando attivamente senza deleghe e filtri, compie un atto di maturazione e si assume delle responsabilità . E’ facile criticare tutto e tutti, ma scegliere di impegnarsi è un passo verso una società che sentiamo più nostra, più aperta, solidale ed inclusiva“. Dall’altro, “è un modo, per la politica, di riaccreditarsi agli occhi dei cittadini, di riconquistare la fiducia“. E aggiunge che “un cambiamento in meglio è possibile anche a Monzambano, dove per anni la sensazione è stata quella di un tentativo di esclusione dei cittadini dalla vita politico- amministrativa locale. Monzambano vuole essere un apripista nel Mantovano, in cui è la prima amministrazione a fare questo percorso. Ci piacerebbe vedere che il nostro esempio venisse seguito da altre amministrazione, anche nell’ottica di una maggior trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche“.
L’evento “conclusivo” del 5 marzo
L’Amministrazione comunale ha organizzato, per le ore 16.30 di oggi, un incontro pubblico conclusivo. Durante l’evento verranno presentati all’intera comunità i progetti promossi dai cittadini, quelli votati che troveranno copertura nel bilancio del 2016, verranno raccontati il lavoro di ciascun gruppo, le modalità di discussione messe in atto e le varie fasi in cui il percorso si è articolato. Al termine della serata, inoltre, verrà consegnato un questionario in cui verrà chiesto ai presenti di valutare il percorso fatto, per migliorarlo il prossimo anno. Quando chiediamo all’assessore Raja cosa si aspetta dall’appuntamento di questa sera, ci risponde con fermezza che “sarà una festa“. E aggiunge: “Abbiamo profuso molte energie per sperimentare il bilancio partecipato e dal 6 marzo lavoreremo per quello del prossimo anno, per far sìche entri nella prassi di Monzambano. Molto lavoro è ancora da fare per vincere le resistenze, i preconcetti e per coinvolgere ancora più cittadini. Il bilancio è davvero partecipato quando è di tutti“.
E’ ciò che ci auguriamo anche noi di Labsus: che, come abbiamo scritto in un editoriale tempo fa, sempre più amministrazioni dimostrino di voler ascoltare, relazionarsi e comunicare con i cittadini, permettendo loro di presentare le proprie richieste e, soprattutto, migliorando e “decidendo” attivamente le politiche future.
LEGGI ANCHE:
- Bilancio partecipativo: un percorso sussidiario
- ” Desio Anch’io ” : un progetto di bilancio partecipativo
- A San Donato Milanese il primo bilancio partecipativo
- Il Comune di Milano sperimenta il bilancio partecipativo