Ad Impruneta nasce un comitato volontario di cittadini per ridare vita alla storica chiesa di San Pietro, nel Borgo di Montebuoni (FI)

Grazie all’impegno e alla passione di 13 cittadini, il 31 marzo 2015 si è costituito il comitato volontario ” Amici del borgo di Montebuoni ” , che si è fatto carico della rivitalizzazione della chiesa mediante il ripristino delle messe domenicali (2 al mese) e l’organizzazione di concerti di musica, raccolte fondi ed eventi socio-culturali e ricreativi.
montebuono_storiaIl Comitato ha lo scopo primario di sostenere il restauro degli affreschi della chiesa di San Pietro, attribuiti di recente a Giacinto Fabbroni, anche attraverso il reperimento dei necessari finanziamenti presso Enti Pubblici e privati; valorizzare e trasmettere le tradizioni culturali ed i valori del Borgo di Montebuoni, stimolando la partecipazione dei suoi abitanti e, infine, arrivare alla costituzione di un’associazione culturale per la promozione della conoscenza delle tradizioni storiche del Borgo e le attività  culturali e sociali della Comunità  di Montebuoni.

A più di un anno di distanza dalla costituzione del Comitato, abbiamo chiesto al suo presidente, Lamberto Baccioni, e a Maria Pratesi, componente del Comitato, come è nata e come sta procedendo questa avventura.

Da quale bisogno è nata l’esigenza di far nascere un Comitato che si occupasse del restauro della Chiesa e degli affreschi di Montebuoni?

L.B. Un piccolo gruppo di abitanti di Montebuoni, tra cui in particolare il Prof. Urbano Meucci e sua moglie, la professoressa Anna Maria Vannini Meucci, si sono personalmente impegnati nella divulgazione della storia del Borgo di Montebuoni e nell’organizzazione di una prima iniziativa di restauro della navata della Chiesa di San Pietro e di alcuni suoi arredi, con il sostegno finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Dal loro desiderio di dare continuità  e consistenza al progetto di restauro anche degli affreschi della Chiesa, è nata l’idea di costituire il comitato di volontariato ” Amici del Borgo di Montebuoni ” .
affrescoIl primo passo sarà  il restauro degli affreschi del presbiterio raffiguranti San Pietro in gloria, San Pietro liberato dalla prigione da un angelo e la Chiamata di San Pietro, dipinti negli anni ’60 del ‘700, dal pittore pratese Giacinto Fabbroni (1711-1783). Come abbiamo indicato nell’atto costitutivo e nell’allegato Regolamento, gli obiettivi del Comitato vanno oltre il restauro degli affreschi e puntano alla difesa dei valori sociali e spirituali, rappresentati dai luoghi di culto e di misericordia di Montebuoni, e alla valorizzazione della tradizione culturale e storica del Borgo di Montebuoni. Potremmo dire in sintesi che “Culto e Cultura” sono i due concetti che guidano la nostra attività .

M.P.  Dal desiderio di evitare la distruzione dovuta al tempo dell’antichissima chiesa di S. Pietro di cui abbiamo notizia e di poterla “godere” sia per funzioni religiose che dal punto di vista storico e artistico

A seguito della costituzione del Comitato lo scorso anno, è nata l’Associazione culturale connessa?

L.B. La costituzione dell’Associazione culturale “Amici del Borgo di Montebuoni” sarà  l’atto conclusivo del Comitato che si scioglierà  per Regolamento il 31 marzo 2018.

In che modo il Comitato sta contribuendo al restauro della Chiesa e degli affreschi?

s-pietro-in-montebuoni-chiesa-e-oratorioL.B. Come abbiamo voluto indicare nel nostro Regolamento, ci siamo impegnati ad aiutare il nostro amministratore parrocchiale Don Andrè-Jacques nel sollecitare i lavori di restauro del tetto che sono in esecuzione da parte dell’Istituto per il sostentamento del Clero di Firenze. Abbiamo ottenuto la disponibilità  dell’Istituto Internazionale Lorenzo de’ Medici ad eseguire il restauro degli affreschi del presbiterio e le decorazioni murali dell’abside sotto il coordinamento del Prof. Casamenti. Abbiamo raccolto il 65% della somma necessaria alla copertura dei costi preventivati per il restauro, con numerosi eventi musicali, culturali e gastronomici organizzati per raccogliere fondi, e grazie ai contributi di UnipolSai ag. Impruneta di COHEN M. & SBARDELLATI M. e di BCC-Banco Fiorentino Ag. Tavarnuzze.

M.P. Sollecitando la proprietà  e cioè l’Istituto (Istituto per il sostentamento del Clero di Firenze, ndr) ad intervenire per quanto riguarda la parte architettonica e coinvolgendo la Soprintendenza che è consapevole dell’importanza del restauro del paramento pittorico, ma che non ha fondi per contribuire. Mediante la raccolta di fondi attraverso concerti, ricerca sponsors, sollecitazione di banche e istituzioni, cene e lotterie.

A che punto sono i lavori? Si sono riscontrate difficoltà  o impedimenti?

L.B. I lavori di restauro degli affreschi sono ovviamente subordinati al completamento dei lavori di restauro del tetto della chiesa e della canonica e alla conferma della disponibilità  da parte dell’Istituto Internazionale Lorenzo de’ Medici ad eseguire i restauri.

Come hanno risposto i cittadini alla vostra iniziativa? Sono stati coinvolti nell’iniziativa e contribuiscono ad essa in maniera attiva?

L.B. Abbiamo iniziato questa avventura in 13 soci fondatori, a cui si sono poi aggiunti altri 66 soci ordinari che partecipano alle nostre attività  per la raccolta dei fondi. Ad esempio, in occasione della lotteria del 2016, dotata di oltre 100 premi, abbiamo venduto circa 750 biglietti. Infine grazie al ritorno di una presenza costante dei fedeli alla Santa Messa domenicale in San Pietro a Montebuoni, il nostro parroco ha deciso di rendere stabile la celebrazione della Santa Messa nella nostra chiesa, a domeniche alterne.

M.P. Sono stati coinvolti e contribuiscono secondo le possibilità  di ciascuno (idee, tempo, forze, donazioni), ma si è creata un’atmosfera positiva, dove le persone tornano volentieri non solo in chiesa, ma anche nei locali della Compagnia (Compagnia della Santissima Trinità , ndr) dove abbiamo messo in mostra parati liturgici e fatto mostre e concerti di musica non sacra, con grande partecipazione di pubblico (musica gospel, arpa celtica, etc).

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