Costruire una relazione virtuosa tra scuole, università , imprese, istituzioni, comunità . Questa la strategia del progetto Giovani e Futuro comune, che presenta numeri importanti: mille studenti coinvolti, ventiquattro beni comuni messi a disposizione dalle amministrazioni locali, cinque progetti selezionati per l ' avvio della fase di start up.

Il progetto ha l’obiettivo ambizioso di sviluppare idee di impresa attraverso la valorizzazione di un bene comune, in quattro tappe:
– la formazione, soprattutto attraverso laboratori e incontri con esperti;
– la progettazione, per costruire il percorso di valorizzazione del bene comune individuato;
– la competizione, con la scelta dei cinque progetti da realizzare;
– la realizzazione, con l’avvio della fase di start up delle idee selezionate.

Costruire una relazione virtuosa tra scuole, università , imprese, istituzioni, comunità . Questa la strategia del progetto Giovani e Futuro comune, che presenta numeri importanti: mille studenti coinvolti, ventiquattro beni comuni messi a disposizione dalle amministrazioni locali, cinque progetti selezionati per l’avvio della fase di start up.

parco-pitagora

La storia dei beni comuni scelti dai giovani calabresi per le loro idee d’impresa è un po’ quella del Sud. Raccontano di attività  economiche tradizionali andate in crisi, di un ipotetico sviluppo industriale che non è mai arrivato, di fondi pubblici utilizzati per il rilancio di strutture rimaste poi tristemente vuote o, nel migliore dei casi, sottoutilizzate. Tutto queste mentre intere generazioni di giovani guardavano altrove, partivano, cercavano di costruire lontano la loro vita. E’ storia che si ripete, ancora oggi.

Cambiare il finale

A cambiare, questa volta, può essere il finale grazie alla voglia di trasformare la fantasia, l’entusiasmo, le energie in una opportunità  per valorizzare un enorme patrimonio sociale e culturale. Così, negli spazi della Tonnara di Pizzo che fino agli anni sessanta hanno ospitato barche, reti e attrezzature per poi essere trasformati in un museo del mare oggi svuotato delle attrezzature museali e utilizzato saltuariamente per eventi e convegni, Elisabetta, Wanda, Laura e Federica hanno immaginato una residenza temporanea per artisti in cui far convivere modernità  e storia, innovazione e identità .

A Cosenza, nella Città  dei ragazzi che oggi viene destinata ad eventi dedicati al mondo dei giovani ma che, con i suoi 33.000 metri quadri è sottoutilizzata, Luigi, Simone, Erica , Alessia e Francesco intendono realizzare un Fab Lab  per riunire gli amanti di fumetti, videogames, cinema, anime e manga mettendo loro a disposizione attrezzature e materiali per creare gli abiti dei personaggi preferiti e vestirne i panni.

L’ex azienda agricola Condoleo a Catanzaro sarebbe dovuta diventare un polo di innovazione, è stata ristrutturata e adeguata proprio per poter ospitare un centro destinato alle imprese del territorio e al mondo accademico. Oggi il progetto rimane incompiuto ed Emanuela, Luca, Alì, Nicola e Farag hanno pensato, tenendo insieme scuola, amministrazione locale e università  a un laboratorio di micro-propagazione per la creazione di piante certificate, virus esenti.

Ex-cinemaArgo

A Rosarno non ci sono spazi di aggregazione sociale e culturale, ma c’è l’ex cinema Argo ristrutturato e ancora chiuso. Restituirlo alla comunità  attraverso la proiezione di pellicole in lingua originale, documentari e cortometraggi è l’idea di Domenico, Sofia, Alessandro, Francesca, Dario, Federica , Antonio e Vincenzo.  Creare un luogo dove il cinema diventi lo strumento per dibattere, aggregarsi, confrontarsi.

Ludovica Arconte, i due Tommaso, Giulia, Nicoll e Bruno intendono contribuire alla valorizzazione del  Parco Pitagora, a Crotone,  creando un percorso virtuale all’interno del Museo già  esistente, delle biblioteche, un cinema all’aperto. Oltre a laboratori di stampa 3D dove poter realizzare un merchandising legato al Parco.

Con la recente approvazione del progetto ” Entrepreneurship Education through urban regeneration and commons valorisation ” ,  Giovani e Futuro comune arriva in Europa con l’obiettivo di costruire un network per lo scambio di buone pratiche sui temi dell’imprenditorialità  giovanile e valorizzazione dei beni comuni, perché a volte è proprio vero: si può arrivare lontano anche senza spostarsi.

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