L’articolo di Romano Alessandro Bove, dal titolo “La Gratuità nella co-progettazione: gli orientamenti della giurisprudenza europea e nazionale e la coerenza con il principio del risultato”, è uno dei contributi raccolti con la call for papers sul tema della “Gratuità nell’amministrazione condivisa“.

Abstract

La coprogettazione ex art. 55 d.lgs. 117 del 2017 incarna un modello di amministrazione collaborativo, fondato sulla sussidiarietà orizzontale e sull’alleanza tra pubblica amministrazione e Terzo Settore per il perseguimento dell’interesse generale. Essa è alternativa al mercato e in molti casi più efficiente in quanto il no profit, capillarmente presente sul territorio e vicino ai cittadini, è in grado di leggere meglio i bisogni della comunità apportando vantaggi che spesso nessun altro è capace di realizzare.
Tuttavia, l’approccio restrittivo attuato dalla giurisprudenza amministrativa ne ha frenato l’attuazione, subordinandola alla gratuità del servizio.
L’introduzione del principio del risultato nel nuovo Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36 del 2023) consente oggi di superare questa impasse, legittimando la coprogettazione come strumento efficace e non sinallagmatico, idoneo a produrre soluzioni di qualità e impatto sociale.

Sommario

1. Introduzione. – 2. Il Terzo settore e l’affermazione del paradigma sussidiario. – 3. La coprogettazione nel codice del terzo settore. – 4. Le evoluzioni giurisprudenziali e normative sulla coprogettazione: il contrasto con la disciplina sul public procurement. – 5. Gratuità, assenza di sinallagmaticità e principio di non lucratività. – 6. Il principio di risultato nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici. – 7. Conclusioni.

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Immagine di copertina: Camera-man su Pixabay