L’articolo di Alessandra Piconese, dal titolo “Utilità (non) marginale e azione amministrativa: il ruolo dei cittadini attivi nel governo del cambiamento”, è uno dei contributi raccolti con la call for papers sul tema della “Gratuità nell’amministrazione condivisa“.
Abstract
Nel pensiero del grande giurista Giorgio Berti vi è l’idea secondo cui si può essere amministratori a vario titolo: in modo professionale o in modo associato e volontario. In quest’ultima ipotesi l’obbligo di agire è «rivestito di altri attributi» e riguarda il caso in cui si assumono compiti in proprio e ci si pone al fianco dei funzionari con lo scopo di «realizzare, indipendentemente ed insieme, degli scopi sociali». La prospettiva descritta conduce verso l’amministrazione condivisa e quel filone di studi che esaltano il ruolo del cittadino attivo soprattutto nelle amministrazioni locali.
Sulla base di queste premesse la ricerca intende esplorare gli effetti della gratuità nell’agire dell’essere umano, secondo il punto di vista della filosofia ovvero dell’importanza della conoscenza delle leggi di natura. L’obiettivo è quello di verificare se per il cittadino attivo sia possibile governare il cambiamento a proprio favore.
Inoltre attraverso l’analisi delle fonti normative successive al regolamento di Bologna del 2014, vogliamo verificare, attraverso il riferimento al concetto economico di utilità marginale, se la scelta tra più comportamenti possibili (soprattutto quelli gratuiti e solidali) è in grado di moltiplicare l’effetto utile in termini di benefici derivati alla collettività.
Faremo riferimento inoltre ai concetti di preferenza e aspettativa che appartengono all’economia sperimentale, come al diritto, per comprendere in che modo le credenze (ovvero ciò che io penso che l’altro pensa di me) sono in grado di generare azioni strategiche, che orientano le scelte quotidiane a beneficio della collettività.
Sommario
1. «Amministratori a vario titolo». – 2. La conoscenza che orienta il futuro. – 3. Le preferenze sociali nell’economia sperimentale: il ruolo delle emozioni nella cooperazione tra privati. – 4. Il punto di vista del diritto amministrativo: il modello teorico di amministrazione condivisa quale «pratica viva» delle istituzioni e della società civile. – 5. Una lezione di economia sull’utilità marginale e la sua dimensione giuridica. – 6. Riflessioni conclusive: governare il cambiamento come cittadini a latere ovvero al fianco dei funzionari
Scarica l’articolo della Rivista Labsus Ricerche per leggere interamente questo contributo di ricerca.
Immagine di copertina: Camera-man su Pixabay