Progetto sperimentale proposto dal Ministero della solidarietà  sociale

Superare le "timidezze" da parte delle amministrazioni per promuovere l'integrazione tra adolescenti italiani e i coetanei figli di cittadini di origine straniera.
E’ stato presentato l’8 otobre scorso a Ca’ Farsetti, sede del municipio di Venezia, Gener-Azioni progetto sperimentale proposto dal Ministero della Solidarieta’ sociale alle principali citta’ metropolitane sul territorio nazionale, cui il Comune di Venezia ha aderito insieme al Comune di Padova.
Attivare i giovani a favore dell’integrazione sociale
Il progetto ha il duplice scopo di favorire le occasioni d’incontro e condivisione in "luoghi misti" tra ragazzi di "seconda generazione" – figli di cittadini di origine straniera – e giovani dell’area metropolitana tra Venezia e Padova, di eta’ compresa fra gli 11 e i 22 anni, ed effettuare una ricerca empirica sul territorio per capire come vivono questi adolescenti. Nel territorio comunale veneziano gli adolescenti di seconda generazione sono 2.3, pari al 13% dell’intera popolazione immigrata regolare, per la maggior parte residente nelle Municipalita’ della Terraferma, soprattutto Mestre-Carpenedo (46%), Marghera (18%) e Chirignago-Zelarino (12%).
Per l’assessore comunale alle Politiche sociali, Delia Murer e’ particolarmente importante costruire una "dimensione territoriale piu’ vasta per attuare politiche strutturali integrate in materia di immigrazione", considerato che si tratta di un fenomeno in crescita a livello nazionale – come ha successivamente spiegato l’assessore comunale alle Politiche sociali di Padova, Daniela Ruffini -, che va affrontato senza più timidezze da parte delle amministrazioni pubbliche.


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