Piani coordinati di controllo per i piccoli comuni

Ministero dell'Interno ed Anci insieme per la sicurezza nei piccoli comuni

L’accordo, finalizzato al potenziamento delle nuove forme di collaborazione logistica, strumentale e finanziaria tra Stato e Enti locali, rappresenta un ottimo esempio di sussidiarietà: sarà proprio attraverso l’attivazione dei Piani coordinati di controllo nei piccoli Comuni e il coinvolgimento diretto della vigilanza urbana, infatti, che si renderanno più efficienti le politiche di sicurezza urbana.

L’intesa è legata alle novità introdotte dalla recente normativa in materia di sicurezza e, specificatamente, dall’art 6 del DL 92/8, che prevede per il Sindaco la possibilità di "adottare provvedimenti anche contingibili ed urgenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minaccino l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana".

Tra gli aspetti di maggiore rilevanza previsti dall’Accordo va ricordato, fra l’altro, che il Dipartimento della pubblica sicurezza, l’ANCI, le associazioni e le Amministrazioni comunali favoriranno l’adozione, in ogni provincia, a partire dalla città capoluogo, di un programma di collaborazione informativa tra gli Istituti di vigilanza e gli organi di polizia; i Prefetti, inoltre, saranno incaricati di selezionare in ogni provincia gli Istituti di vigilanza privata che, su base volontaria, potranno essere coinvolti nel progetto e, sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, potranno stipulare le relative convenzioni, d’intesa con i Comuni, per gli aspetti riguardanti la sicurezza urbana; i Questori, infine, indicheranno le modalità operative dell’attività di osservazione cui gli Istituti di vigilanza privata dovranno uniformarsi.

Attraverso un monitoraggio costante, gli Istituti di vigilanza privata saranno in grado di segnalare alle centrali operative tutte le situazioni che richiederanno un loro intervento diretto, soprattutto a favore di bambini e delle persone anziane. Una forma di sicurezza integrata che renderà possibile il controllo sul grado di vivibilità nelle città e la prevenzione delle situazioni più pericolose.

Una ricerca condotta dall’ANCI e dalla Fondazione Cittalia a seguito dell’approvazione del cosiddetto “pacchetto sicurezza”, ha approfondito il tema dell’insicurezza urbana, partendo, oltre che dal punto di vista dei cittadini, anche da quello dei Sindaci. Gli interventi proposti riguardano appunto il potenziamento della polizia locale e il suo adeguamento tecnico strumentale, al fine di riqualificare lo stato delle città e contrastare il degrado socio-ambientale.