Istat e Cnel scattano la fotografia del terzo settore

Nella prima parte definizioni, classificazioni e risultati del 1 °censimento delle istituzioni non profit; nella seconda l'analisi delle istituzioni non profit, con particolare attenzione al settore di attività  e ai destinatari dei servizi

Il rapporto Cnel sull’economia sociale si struttura di due parti: la prima delinea il quadro delle caratteristiche strutturali e dimensionali in termini di risorse finanziarie ed umane, fornendo definizioni, classificazioni e risultati del primo censimento delle istituzioni non profit; la seconda analizza le istituzioni non-profit, con particolare attenzione al settore di attività e ai destinatari dei servizi offerti. 

Tra gli argomenti trattati particolare rilevanza assume l’analisi delle organizzazioni di volontariato, istituite ai sensi della legge 266 del 1991, caratterizzate sia dall’impiego di personale volontario, sia dall’impegno in campo socio-sanitario; l’analisi delle cooperative sociali, istituite ai sensi della legge 381 del 1991, meno numerose delle organizzazioni di volontariato e più orientate alla produzione per il mercato, ma parimenti innovative per ciò che concerne l’offerta di servizi assistenziali, educativi e di inserimento lavorativo. Inoltre, viene esaminato l’istituto delle fondazioni di diritto civile regolate dalla legge 218 del 199 che il processo di privatizzazione di alcuni enti del settore pubblico rende soggetti non solo finanziatori di progetti socio-culturali, ma anche erogatori di servizi alla cittadinanza.

L’ultima parte del Rapporto è dedicata all’analisi delle organizzazione non governative disciplinate dalla legge n. 49 del 1987 e delle associazioni di promozione sociale iscritte nel Registro nazionale, ai sensi dell’ ex lege 383 del 2, che, pur rappresentando una voce minoritaria, si caratterizzano per il loro valore economico e sociale.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Cnel www.cnel.it



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