La società moderna impone di avere un tetto sopra la testa, poiché l’alternativa delle caverne appare ormai ‘ démodé’. Ciò crea la problematica di acquistare un immobile. Molti potrebbero chiedersi perché non affittarsene uno. La risposta è lapalissiana: la tranquillità del possedere le così ambite ‘ quattro mura’ è un traguardo a cui ogni uomo agogna.
Proprio per assecondare il più possibile tale diffuso desiderio, in America si è deciso di espandere la possibilità di contrarre un mutuo praticamente a chiunque. Ecco l’origine dei mutui subprime per quei soggetti il cui passato da debitori non è propriamente incentivante, tanto da essere catalogati come acquirenti ad alto rischio d’insolvenza. Se a tale modalità, già di per sé poco stabile, si aggiunge l’irresponsabilità e la sconsideratezza di molti mutuanti, un risultato caotico è pressoché obbligato.
Per sopperire a tale problema si è mobilitata una rete di cooperative di credito non profit, aventi l’obiettivo d’inserirsi nel rapporto tra gli acquirenti a basso reddito e gli erogatori del mutuo, al fine di sviluppare la comunità urbanistica in maniera armonica.
Questa organizzazione è già operativa ad alti livelli ed in maniera concreta e del tutto efficiente. Attualmente amministra prestiti ipotecari per miliardi di dollari, in aree profondamente a rischio d’insolvenza tanto da essere tenute a debita distanza dagli intermediari che operano invece a scopo di lucro.
Questa organizzazione non si è limitata ad essere operativa strettamente nell’ambito dei mutui subprime, ma ha cercato di prospettarsi anche sulla scena politica attraverso una Dichiarazione, al fine di attrarre l’attenzione della Casa Bianca su questa rilevante problematica. La proposta di provvedimenti legislativi in grado di sostenere economicamente tale apporto è stata vagliata, anche se i politici americani sono ancora troppo presi dal risolvere la grave crisi finanziaria dell’ultimo anno per potersi dedicare attentamente a questa importante iniziativa.