La manifestazione si è aperta con il primo di tre incontri – i prossimi si terranno il 2 e il 26 novembre – dedicati alla questione ronde e dintorni. Il 17 ottobre, all’incontro “Città accogliente, città viva, città più sicura” hanno partecipato tra gli altri Federico Gelli, vice-presidente della regione Toscana e lo scrittore Antonio Tabucchi. Il secondo incontro, venerdì prossimo alle 15. a Palazzo degli Affari, prenderà di petto la questione della partecipazione diretta dei cittadini alla sicurezza. Interverrà – insieme al Vice-presidente Gelli, all’assessore regionale per le Riforme Agostino Fragai, a Roberto Cornelli dell’università Milano-Bicocca e a Gian Guido Nobili in rappresentanza della regione Emilia Romagna – il presidente di Labsus Gregorio Arena.
Fin dal titolo dell’incontro – “No alle ronde, si alla partecipazione” – si intuisce la volontà, che animerà il dibattito, di ricercare un modello alternativo di collaborazione tra cittadini e istituzioni nel mantenimento della sicurezza. “I cittadini – afferma il professor Arena – possono avere un ruolo attivo nella cura del bene comune sicurezza. Non invece nel mantenimento dell’ordine pubblico, che non è un bene comune bensì un servizio che deve essere fornito dai soggetti pubblici”. In una società complessa come la nostra – sostiene il presidente di Labsus – la sicurezza si compone di tanti aspetti diversi che non possono essere ricondotti esclusivamente a una “mera assenza di pericoli”. Le cosiddette ronde – “termine militare e del tutto improprio per indicare” una forma di partecipazione attiva che rientra appieno nella previsione dell’articolo 118, ultimo comma della Costituzione – sembrano tener conto soltanto di un aspetto del bene comune sicurezza, quello della sicurezza urbana. “L’unico profilo della sicurezza – nota il professore – che l’ordinamento, con il recente decreto del Ministro dell’interno, ritiene possa essere tutelato dai cittadini”.
Il terzo incontro della serie, giovedì 26, affronterà il tema: “Sicurezza ed etica. Come costruire la polizia del futuro”.