Come riconcepire, assieme ai cittadini, un luogo storico del capoluogo partenopeo

"Questo progetto esiste perché per essere ideato e verificato vive del confronto con il territorio, il suo consenso e il suo contributo " (Grazia Torre)

Piazza Mercato: l’attualità  del caso, la filosofia di Labsus

Recentemente Labsus si è occupato di “riqualificazione urbana partecipata”: la possibilità  che luoghi degradati rivivano con l’apporto dei cittadini e la loro iniziativa. Tanti i casi, ma eccone uno tristemente “classico”, ma che pur legato alla crisi di un territorio, divenendone simbolo, rivive oggi d’attualità , grazie ai cittadini.

Ci riferiamo infatti a quella riqualificazione di Piazza Mercato che la città  di Napoli attende da almeno 2 anni, ma che programmi politici hanno sbandierato ma poi disatteso. In ultimo con la giunta dell’ex Sindaco Rosa Russo Jervolino, attiva fino allo scorso giugno, e che ha tradito lo spirito degli interventi previsti dal Piano regolatore del 1999, modificato senza risultati nel 24.

Piazza Mercato e il “Progetto Piazza Mercato. Network”

Ma all’indifferenza dell’amministrazione si contrappone l’iniziativa dei cittadini con il “Progetto Piazza Mercato. Network”, nato come costola che in rete vuole far discutere tutti i progetti votati tra l’8 e il 15 giugno scorsi nella III edizione del Premio “La convivialità  urbana”, presso il Palazzo delle Arti di Napoli.

Il premio, voluto dall’Associazione “Napoli Creativa”, e patrocinato dall’Ordine degli architetti di Napoli, la facoltà  di Architettura dell’Università  Federico II, il Comune di Napoli, il Cittam, e le Antiche Botteghe di piazza Mercato, è l’unico contest di architettura in Italia che prevede come requisito il consenso dei residenti, e il voto dei cittadini come variabile decisiva per vincere.

Il Progetto Piazza Mercato. Network però va oltre, e attraverso un confronto virtuale più diffuso, mira a soluzioni fattibili capaci di restituire alla piazza la sua naturale funzione di “luogo di sosta e convivialità “.

Il mezzo? Una piattaforma web chiara e navigabile, dove oltre a piante di facile lettura, il cittadino valuti questionari aggiornati per esprimere preferenze, quindi immaginare cosa sarà , con la funzione anteprima “Realtà  Aumentata”. Possibile anche progettare, trasmettendo varianti ai recapiti nella sezione “Pubblica!”.

Piazza Mercato: una storia a rischio

L’obiettivo è quello di ridare decoro, dignità  e valore a un luogo, quello dell’antico Campo del Murcino, già  centro di scambi, commerci, feste, a partire dal XIII secolo, in età  angioina.

Eppure in questo luogo, teatro della rivolta di “Masaniello” nel 1647 e della Repubblica Partenopea del 1799, a pochi passi dalla Basilica del Carmine, e ricco di gioielli medioevali come il complesso conventuale di Sant’Eligio, o la piccola chiesa di Santa Croce, l’amministrazione ha fatto ben poco per proteggere tutto questo. Due i simboli, all’opposto: Palazzo Ottieri, enorme caseggiato a sud della piazza, frutto della speculazione edilizia degli anni ‘5-‘6, e la coppia di fontane seicentesche del Moricino al Mercato, mai mantenute dopo il restauro del 21.

“Progetto Piazza Mercato. Network” e la sua idea di riqualificazione

L’intento dunque è una riqualificazione sintetica, aggiornabile, e con tre mosse di fondo consecutive: eliminare di Palazzo Ottieri, dando continuità  spaziale tra la piazza e largo Masaniello; il Progetto “Tipo 7”, che fa coesistere piazza e mercato con marciapiedi e pensiline che ne identifichino il carattere commerciale; la fase di promozione artistica, con fogli e opuscoli nei luoghi di incoming (porti, alberghi), info-points, e percorsi turistici guidati dedicati alla Piazza e al suo patrimonio.

Le idee non mancano, e la strada può essere in discesa se lo si vuole, e si partecipa. Dopo tutto, da queste parti, le rivoluzioni sono di casa.