L’esigenza di approvare un regolamento sulla cura condivisa dei beni comuni urbani nasce da una nuova concezione di società che si sta sviluppando e che non vede più i cittadini come un ostacolo, bensìcome risorse per collaborare con il pubblico, come ha spiegato il vicesindaco di Cogoleto, Marina Costa, che ha aggiunto: “è un’occasione per promuovere un modello di società caratterizzato dalla presenza diffusa di cittadini attivi, cioè cittadini autonomi, solidali e responsabili, alleati dell’amministrazione nel prendersi cura dei beni comuni. Dobbiamo convincere i cittadini, smettendo di teorizzare che se il privato fa qualcosa il pubblico si mette da parte; è un concetto sbagliato”.
Come funzionerà ?
Con questo intento l’amministrazione comunale ha approvato il progetto “Partecipazione” che coinvolgerà i cittadini in importanti decisioni tra le quali: il Piano d’azione per l’energia rinnovabile, il Piano di zona per i servizi socio sanitari e il Piano urbanistico comunale. L’amministrazione comunale per tanto farà affidamento anche sul lavoro di un gruppo di esperti e professionisti di Avventura Urbana di Torino (che ha già curato la comunicazione di diverse amministrazioni pubbliche in Italia), per la realizzazione di una serie di incontri e iniziative che vedono il coinvolgimento degli attori locali nel processo di attuazione del Regolamento. L’impegno del Comune non finisce qui, l’amministrazione collaborerà anche con una cooperativa di Cuneo che si occuperà di curare la comunicazione sui temi legati alla raccolta differenziata.
Le difficoltà nell’attuare un progetto con tali ambizioni non sono poche, ma molti potrebbero essere i vantaggi per la comunità , tanto che anche in Regione si sta valutando se approvare una nuova legge regionale “che prevede la partecipazione dei cittadini per materie delicate come l’urbanistica – precisa Costa – nell’ottica di evitare che si verifichino ancora situazioni critiche, ad esempio di dissesto idrogeologico”.
Cogoleto è un altro esempio di come il nuovo modello dell’amministrazione condivisa stia prendendo sempre più piede in tutto il Paese, permettendo ai cittadini di mettere a disposizione della società le proprie capacità e competenze al fine di risolvere problemi di interesse generale in maniera efficace.
LEGGI ANCHE:
Per tutti gli aggiornamenti sullo stato di attuazione del Regolamento nei Comuni italiani vai alla sezione dedicata di Labsus
- Cogoleto: primo comune della costa ligure ad approvare il Regolamento
- I ” comuni del Regolamento ” ed i primi patti di collaborazione
- Breve storia dei beni comuni
- A Galatone nasce una ” Fondazione di partecipazione ” per rilanciare la città