La Stampa del 7 settembre, con un articolo dedicato allo stato delle casse dei comuni italiani, cita un dato elaborato dalla Fondazione nazionale dei commercialisti, riferito alla fine del 2016: ” in Italia risulterebbero ben 107 enti in dissesto e 151 in predissesto, a cui vanno aggiunti altri 67 comuni ritenuti ” deficitari ” ovvero ad un passo dal default ” . Si tratta di un dato di tutta evidenza che affonda le sue radici in bilanci strutturati male che, spesso, non riescono a valorizzare il patrimonio di proprietà comunale, prima di tutto quello di carattere immobiliare.
Proprio questo tema, incrociato alla necessità di rendere sempre trasparenti e snelli i rapporti tra Enti Pubblici, Pubblica Amministrazione e cittadini è stato la base per l’ideazione di una piattaforma software, denominata Smartside, con funzioni di supporto alle amministrazioni pubbliche locali per agevolare l’utilizzo degli spazi pubblici. Tale idea è stata presentata nell’ambito della fase finale del concorso Youth in Action for Sustainable Devolopment Goals, promosso da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Eni Enrico Mattei e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, che ha visto la sua giornata conclusiva lo scorso 6 giugno a Milano. La call for ideas puntava a raccogliere e premiare le migliori idee progettuali, elaborate da under 30, in grado di favorire il raggiungimento in Italia degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in tutto 17, promossi dalle Nazioni Unite e adottati dai193 Paesi membri dell’ONU.
La proposta
La proposta di Smartside, si inserisce all’interno della Sdg 16 inserendosi, in maniera particolare, nella tematica relativa al rafforzamento istituzionale, attraverso l’adozione, da parte della PA, di un sistema informatizzato per l’accesso agli spazi pubblici: in diversi contesti urbani, infatti, usufruire di spazi in possesso alla Pubblica Amministrazione diventa complesso soprattutto a causa di strutture burocratiche lente e obsolete. Smartside è un programma informatizzato che consente di prenotare uno spazio pubblico per conferenze, spettacoli, mostre, e cosìvia direttamente da casa, consentendo così di risparmiare sui costi e tempi di gestione.
Smartside vuole rendere trasparente l’accesso agli spazi, offrendo allo stesso tempo uno strumento per la loro valorizzazione. Non è raro, infatti, trovare strutture riqualificate grazie a fondi comunitari o risorse statali, che restano chiuse per l’incapacità di attuare processi di rigenerazione attraverso attività proposte dalla cittadinanza. Il sistema Smartside vuole incidere in questo senso sulla pubblica amministrazione: facilitando i processi di dialogo tra decisori politici e cittadinanza e accorciando le distanza tra apparato burocratico e soggetti attivi a livello civico. La ricostruzione di questo tessuto di collaborazione può consentire un’opportuna messa a frutto dei beni immobili di proprietà degli enti locali, consentendo un gettito utile per la quadratura dei bilanci.
Replicabilità
L’applicazione di gestione degli spazi di proprietà pubblica ha l’intenzione di proporsi, in termini di intuitività e accessibilità , esattamente come funzionano i sistemi utilizzati per prenotare il proprio posto al cinema o in teatro. Il software prevede infatti anche il collegamento con sistemi di pagamento utili per soddisfare le spese di utilizzo dello spazio.
Applicativi successivi possono prevedere anche la possibilità di rendere pubblico l’utilizzo dello spazio da parte di un soggetto attraverso trasmissioni in streaming, integrandosi, in questa maniera, con i sistemi di E-government già esistenti in molte realtà locali.
Tali realtà sono il terreno su cui misurare la bontà della proposta: il sistema è altamente replicabile in tutte le realtà amministrative locali diffuse in Italia. Basti pensare che sono 8.000 solo i comuni diffusi sul territorio nazionale a cui vanno aggiunte amministrazioni provinciali, enti di secondo livello e vari enti periferici, ognuno dei quali, spesso, possiede strutture e spazi che possono essere messi a disposizione dell’intera cittadinanza.
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