A Roma un nuovo patto di collaborazione ha trasformato Largo don Orione da piazza trascurata in agorà di quartiere, dove regnano due parole d'ordine: cura e cultura

Erano i primi giorni del 2021 e nel gruppo Facebook di RetakeRoma Appio Latino-Tuscolano qualcuno si lamentava della condizione di degrado della piazza di Largo don Orione, soprattutto dopo il Capodanno. Tra i vari commenti dei cittadini, Alfredo Mancia, membro attivo di Retake, è stato colpito da uno in particolare: l’autore del commento faceva notare quanto quella piazza somigliasse ad un’agorà greca e suggeriva che, probabilmente, la vocazione di quel luogo fosse molto simile a quella per cui venivano utilizzate le famose piazze elleniche. Ed ecco allora che ha inizio la trasformazione di Largo don Orione da piazza dimenticata ad agorà di quartiere.

Come nasce il Patto di collaborazione

Il primo passo per la trasformazione – ci racconta Alfredo – è stato quello di promuovere diversi eventi di pulizia a cui hanno partecipato molte persone del quartiere; il secondo, all’indomani delle elezioni municipali, è stato quello di far rimuovere dalla piazza un vecchio chiosco, un tempo il chiosco del fioraio, che purtroppo era diventato solamente ricettacolo di incuria e vandalismo; il terzo passo è stato quello di cogliere l’opportunità di partecipare ad una scuola di cittadinanza promossa da Labsus e presentata al Municipio proprio poco tempo prima.
Retake decide quindi di partecipare alla scuola di cittadinanza, ma non può farlo da sola; una delle convinzioni dell’associazione, infatti, è quella che l’unione fa la forza. Iniziano allora le ricerche per capire chi sono le altre associazioni territoriali, scoprendo così tanti altri cittadini già attivi. Così, grazie alla funzione di attivatore sociale propria di RetakeRoma, l’associazione A.N.I.T.A. Garibaldi aps, la libreria PontePonente e l’associazione AssemblAbili Globali aps, si aggiungono alla scuola di cittadinanza. Il frutto di quest’esperienza condivisa sarà la nascita del progetto “Cura e Cultura” racchiuso nella cornice del Patto di collaborazione per la rigenerazione urbana di Largo don Orione e via Mondovì sottoscritto a maggio 2023 dalle quattro associazioni di quartiere e il VII Municipio. Questo Patto di collaborazione ha dunque un carattere e uno scopo preciso: non solo cura, ma anche cultura, ed il motivo – dice Alfredo – è semplice, cioè tornare a quell’idea di agorà, perché oltre che curare un luogo, bisogna anche viverlo, riempire la piazza, e il miglior modo per farlo è attraverso gli eventi culturali.

Cura e cultura in largo Don Orione

Tutte le associazioni coinvolte si occupavano già di promuovere eventi nel quartiere, ognuna di loro con la propria caratteristica. Con il Patto di collaborazione hanno deciso di mantenere le proprie peculiarità continuando ad agire negli ambiti e nelle zone che già coprivano maggiormente, ma prevedendo un coordinamento maggiore e un calendario di eventi condiviso e unendo le forze per raggiungere intenti comuni. L’Associazione AssemblAbili Globali nasce proprio per promuovere la cultura a 360 gradi. Infatti, le loro azioni nel quartiere spaziano dalla realizzazione di biblio-cabine per il book-crossing, all’allestimento di mostre d’arte collettive, all’organizzazione di visite guidate alla scoperta del Municipio. Dalla firma del Patto di collaborazione, la piazza è stata animata con incontri di ogni genere. Primo tra tutti si è svolto l’Agorà Festival, un evento che ha visto la partecipazione di molte persone e durante il quale si è potuto assistere a presentazioni letterarie, mostre d’arte, concerti, rappresentazioni teatrali e molto altro.
Simonetta Cervelli, cuore e motore dell’associazione AssemblAbili Globali, ci preannuncia un autunno ricco di incontri: letture teatralizzate, incursioni musicali, esibizioni di capoeira, piantumazione di alberi in occasione della festa dell’albero ed una sfilata di moda in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, dove diversi abitanti del quartiere, dal più giovane “modello” di 3 anni alla più anziana di 75 anni, sfileranno indossando abiti creati dalle artiste dell’uncinetto del gruppo Solidarietà al quadrato per trasmettere un messaggio forte e farlo arrivare a più persone possibili. Il fine comune – dice Simonetta –  è quello di avvicinare il quartiere alla piazza utilizzando la cultura e la bellezza attraverso proposte diversificate per tutte le età.

agorà festival

Rappresentazione dello spettacolo “Le Spartane” (Fonte: pagina Facebook Agorà Festival).

Cura e cultura in via Mondovì

L’Associazione Anita è un gruppo di genitori e familiari dei bambini e delle bambine che frequentano la scuola elementare Garibaldi e le scuole dell’infanzia statale e comunale di via Mondovì 16 che nasce per recuperare gli spazi seminterrati e il giardino scolastico, proponendo attività extrascolastiche rivolte a tutto il territorio, come la cura dell’orto didattico o il progetto “Palestra di cittadinanza”. La libreria PontePonente, dirimpettaia della scuola Garibaldi, è una libreria per bambini e ragazzi che già da tempo organizza periodici incontri di “Letture in piazza” dedicati ai più giovani. Queste due realtà associative, che in precedenza si sono già trovate a collaborare nell’organizzazione di eventi per bambini e ragazzi, con questo Patto hanno sottoscritto il loro impegno nel portare avanti attività e progetti già in essere e sognare ancora più in grande con nuove idee per rendere via Mondovì una strada a misura di bambino. Da tempo, infatti, le associazioni chiedono che questa via diventi una strada scolastica, cioè una strada chiusa al traffico e aperta al gioco, all’amicizia, alla salute e alla sicurezza. Ora finalmente, le istituzioni hanno accolto la richiesta e, dallo scorso 18 settembre, via Mondovì è un luogo diverso, fatto per i bambini e le bambine e dove da adesso, grazie alla pedonalizzazione e a questo Patto, si può uscire fuori dalla scuola con maggiore sicurezza, si possono organizzare eventi culturali nella via, installare delle rastrelliere per incentivare il “bike to school”, realizzare sul marciapiede giochi per bambini con interventi di urbanistica tattica e Universal Design, o molto altro, così come si può leggere nel Patto.

largo don orione

Attività a largo don Orione (pagina Facebook Parrocchia Ognissanti Roma – Opera don Orione)

Rapporto con il VII Municipio

Tutte le associazioni condividono anche un altro punto di vista: il rapporto con il Municipio è molto buono. Questo è possibile grazie a due fattori in particolare. Per primo, la formazione riguardo lo strumento del Patto di collaborazione e il tema dell’Amministrazione condivisa non è stata rivolta solamente ai cittadini associati, ma anche gli amministratori e i funzionari degli uffici (in particolar modo quegli uffici preposti alla riuscita del Patto) hanno avuto la possibilità di formarsi. Il secondo fattore, che fa la differenza, è la presenza di figure di riferimento che seguono il Patto, come l’assessore alla cultura Riccardo Sbordoni e l’assessora alle politiche ambientali e agricole Estella Marino, che ci ha offerto il suo punto di vista sull’utilizzo del Patto. Dal punto di vista politico e amministrativo, il Patto rappresenta un grande valore aggiunto, perché ci offre la possibilità di poter valorizzare veramente le energie locali. Non collaboriamo con i cittadini per fare manutenzione, ma lo scopo è quello di creare un presidio civico territoriale, che non contribuisce solamente a curare, ma ridà funzione e vita ad uno spazio che, essendo presidiato, non è  più oggetto di vandalismo e degrado. Questo, oltre ad avere un forte impatto positivo sul quartiere, dimostra che, poco a poco, stiamo scardinando quell’idea per la quale ciò che è pubblico è di nessuno, e si inizia invece a capire che quel bene, pubblico, è di tutti. Questo è il grande cambiamento che ha portato il Patto di collaborazione. La struttura del Patto permette anche a ciascuno di avere chiari i propri compiti, che sono stati tutti già concordati e chiariti in fase di co-progettazione. Questo aiuta il lavoro delle Amministrazioni: permette loro di non arrancare tra tutte le pratiche a cui adempire, ma di avere chiari gli impegni presi, e lavorare affinché vengano tutti soddisfatti. Alcuni compiti siamo riusciti a portarli a termine, altri ancora no, ma è questione di tempo. Inoltre, il tavolo di co-progettazione tra Amministrazione e associazioni rimane sempre aperto. Nel Patto sono previsti degli incontri di monitoraggio con cadenza trimestrale per fare il punto della situazione e mettere in campo, se necessario, qualche modifica.

Impatto sul quartiere

Largo Don Orione è tornata ad essere una piazza di quartiere, in poco tempo ha cambiato aspetto e anima, è un luogo più curato e vivibile e soprattutto più vivo, gli abitanti partecipano numerosi agli eventi: insomma, qualcosa è cambiato, ora “si può fare”, si può partecipare. Anche se per il momento si tratta per lo più di partecipazione passiva agli eventi, lasciando alle associazioni tutti gli oneri e gli onori dell’organizzazione, c’è però un dettaglio che ci racconta Simonetta che non è banale: alla fine di ogni evento in largo Don Orione, che sia un concerto una rappresentazione teatrale o una conferenza, le persone si alzano, prendono la propria sedia e la rimettono a posto. Questo si vede sempre più spesso e sempre in più persone. Sembra di poco conto, ma non lo è, perché è la dimostrazione che si inizia a sentire che quella piazza è di tutti. Si aiuta a mettere a posto perché tutti hanno partecipato. Questa è la dimostrazione che il messaggio è arrivato: non si è solo spettatori, ma chiunque può partecipare alla cura di largo Don Orione e via Mondovì, perché questi luoghi non sono più solo luoghi pubblici, ma sono beni comuni. Aspettiamo che si abituino – dice Simonetta – affinché partecipino anche all’organizzazione.

Immagine di copertina: evento del 18 settembre per la realizzazione della strada scolastica (pagina Facebook Libreria Ponteponente).