Nuova campagna Legambiente

Case e ambiente, un legame sempre più stretto

“Tutti in classe A”, questo il nome della nuova campagna di sensibilizzazione sull’utilizzo delle risorse energetiche in edilizia promossa da Legambiente.
Obiettivi? Segnalare lo stato degli edifici in Italia, promuovere la cultura del “costruire sostenibile”, valorizzare e informare i cittadini sui vantaggi che da questa derivano, spronare Governo, Regioni e Comuni a risolvere i problemi di normativa italiana sull’argomento e ad applicare le direttive dell’Unione Europea.
Un gruppo di tecnici ha analizzato 1 edifici tra abitazioni, luoghi di lavoro e strutture pubbliche in 15 città italiane, palesando un notevole ritardo sull’applicazione di queste conoscenze che permettono oltre ad un minore impatto sull’ambiente anche un risparmio per i portafogli di chi ne usufruisce.

Il responsabile Energia di Legambiente, Edoardo Zanchini, ha spiegato: “Con le termofoto vogliamo rendere evidente quanto sia importante avere case ben progettate e costruite. Le foto del dossier presentato oggi mostrano con efficacia proprio la differenza tra una casa di ‘Classe A’, ossia con uno standard di qualità energetica che certifica un bassissimo fabbisogno di energia per il riscaldamento, e quelle costruite invece senza alcuna attenzione a questi temi.

Le prime garantiscono una migliore qualità della vita agli abitanti grazie al buon isolamento delle pareti, e a parità di comfort, possono ridurre sensibilmente la spesa per il riscaldamento invernale e fare a meno dei condizionatori d’estate, riducendo fino a un terzo la spesa per il riscaldamento e il raffrescamento, ossia permettendo un risparmio tra i 2 e i 5 Euro l’anno a famiglia”.

Situazione nazionale

Secondo il Ministero dello sviluppo economico il 5 percento dei consumi energetici provengono dall’utilizzo energetico civile che corrisponde al 33 percento dei consumi totali. L’importanza di un intervento nel settore è chiara dalla lettura di queste percentuali. Ma qual è la situazione italiana che risulta da questo primo e parziale studio?
Tramite un’indagine termografica è stato possibile individuare difetti termici e dispersioni di calore sia negli edifici residenziali sia nelle strutture della pubblica amministrazione che degli enti locali. Su i 1 edifici analizzati, ne risultano promossi solo 11 mentre vengono bocciati i restanti 89.

Nel rapporto finale è presente anche una valutazione sulle diverse regioni, che si basa sia sulla puntualità ad applicare i provvedimenti nazionali sia sulle iniziative volte a predisporre controlli, sanzioni e criteri per favorire l’applicazione di migliori criteri energetici in edilizia.
Risultano bocciate a causa di lacune normative: Lazio, Umbria, Valle d’Aosta; per inadeguatezza delle normative: Toscana, Veneto, Marche, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna, Sicilia e Abruzzo. Si salvano dalla bocciatura solo le Province autonome di Trento e Bolzano insieme alla Lombardia e al Piemonte. In via di promozione Emilia-Romagna, Liguria e Puglia dove il quadro normativo è quasi completo.

Direttive dell’Unione Europea

L’Unione Europea si è espressa in maniera chiara riguardo l’argomento.
Con le direttive passate ha reso obbligatoria la certificazione degli edifici e con la più recente direttiva del 21, ha fissato per il 221 il termine entro il quale tutti i nuovi edifici dell’Unione Europea non dovranno avere bisogno di sistemi per il condizionamento degli interni, oppure dovranno utilizzare fonti rinnovabili per usufruirne.

Zanchini ha sottolineato che: “Ci sono stati ritardi in questi anni ma oggi la certificazione degli edifici è legge in tutta Italia, e quindi dobbiamo impegnarci per migliorare progressivamente gli obiettivi e gli standard energetici in modo da partecipare attivamente al raggiungimento degli obiettivi al 221”.