Sindaci che insegnano ad altri sindaci come gestire la cosa pubblica

Oltre settanta iniziative all'interno del Festival, tra le quali la lectio di Don Ciotti e quella di Marco Morganti

La scuola di “altra” amministrazione è nata da un idea dell’Associazione Nazionale Comuni Virtuosi, assieme a Cart’armata edizioni, frutto di una sperimentazione sviluppata con successo alla fiera milanese “ Fa la cosa giusta”. Il suo scopo è quello di contribuire alle pratiche di una gestione “virtuosa” della cosa pubblica, e di favorire la trasmissione delle competenze tra amministratori.

I destinatari del corso, come si può prevedere, sono sindaci, assessori, consiglieri e tutte le altre figure che ruotano attorno all’amministrazione degli enti locali. L’unica, ma fondamentale caratteristica che i partecipanti devono avere, è quella di una elevata motivazione a riprodurre sul proprio territorio le buone pratiche di successo.

Il corso prevede un programma articolato in cinque aree tematiche, le quali verranno sviluppate in due giornate, partendo dai rifiuti per arrivare alla gestione del territorio, toccando i temi energetici, dell’acqua, dell’integrazione sociale e della partecipazione attiva. I docenti invece saranno i colleghi degli “studenti” del corso, che gia si sono distinti in casi di buone pratiche degli argomenti trattati. Quindi sindaci, assessori, funzionari e in alcuni casi rappresentanti di imprese private, che hanno appoggiato i comuni nella realizzazione dell’esperienza. Insomma una condivisione di esperienze tra amministratori locali, che della gestione del “bene comune” nel migliore dei modi ne fanno, se non uno stile di vita, almeno uno stile di buona amminsitrazione.

Come è già stato ricordato, questa scuola di “altra” amministrazione è inserita nell’ambito del Festival della Cittadinanza 211, organizzata dall’Associazione Comuni Virtuosi assieme alla Cooperativa ASA, con il patrocinio dell’ANCI nazionale e veneta, della Banca Popolare Etica, Inno.Viè e del Polo Tecnologico per l’Energia.