Cambiare il mondo una storia alla volta

La connessione tra persone portatrici di bisogni e soprattutto di conoscenze e voglia di partecipazione può rappresentare la chiave di volta per un riscatto sociale.

Le opportunità  offerte dal web sono davvero infinite, quando le potenzialità  della dimensione 2. vengono incanalate in progetti ben congegnati c’è la reale possibilità  di aprire nuovi scenari; l’idea semplice e probabilmente vincente alla base di Shiny Note è quella di costruire una rete sociale, mettendo in connessione le realtà  già  esistenti, su una piattaforma digitale che rappresenti il palcoscenico dal quale presentare storie di vita.

Cambiare il mondo una storia alla volta

I due soci fondatori di Shiny Note srl sono riusciti a creare una società  commerciale a disposizione del terzo settore, la loro intenzione è stata quella di realizzare un network, a cui è collegato anche un blog, fondato su basi etiche ” costruito intorno alle storie delle persone, per le persone che sanno rintracciare nel quotidiano una scintilla di positività  e speranza ” .
Basso e Trentin sono due professionisti nel settore marketing e comunicazione con una propensione all’impegno nel settore non profit, per finanziare l’impresa hanno coinvolto amici imprenditori e professionisti (bresciani, veneti, romani), che partecipando in piccole quote hanno raccolto 45. euro necessari per avviare il progetto; attualmente i soci sono 33.
Anche la società  bresciana ” Evoluzione telematica ” che si è occupata tecnicamente dello sviluppo del sito web, affascinata dall’idea, ha deciso di acquistare una piccola quota della società  e di ospitarne la sede operativa.

Chiunque può raccontare una storia e ” abbracciare ” quella di qualsiasi altro.
Il motto è ” cambiamo il mondo una storia alla volta ” , un concetto vicino al principio di sussidiarietà , a maggior ragione se i protagonisti sono semplici cittadini.
L’altro slogan è ” nessun uomo è un’isola ” , ripreso dal poeta John Donne, a confermare l’importanza dei rapporti umani e del concetto di condivisione tra ” chi può donare e chi si trova nella condizione di dover chiedere un aiuto ” .
L’obiettivo naturalmente è ampliare il bacino di utenza, anche dal punto di vista delle organizzazioni non profit, per connettere più utenti possibili.
La prima versione del sito è andata on line all’inizio del 211 e oggi può contare su circa 1. utenti e 15 onlus attive.

I progetti di Shiny Note

Oltre all’informazione, all’aspetto più strettamente conoscitivo, il network si pone anche come vetrina per finanziare progetti; dalle condizioni di utilizzo del sito si legge:
Le organizzazioni non lucrative che partecipano al social network (le ” organizzazioni ” ) pubblicano materiale informativo da esse stesse elaborato e possono richiedere agli altri partecipanti al social network (gli ” utenti ” ) di finanziare con donazioni progetti e iniziative collegati alle proprie finalità  istituzionali (nel seguito: i ” progetti ” ). Gli utenti registrati al social network possono finanziare i progetti delle organizzazioni effettuando donazioni tramite il sistema di pagamento pay-pal, secondo quanto di seguito precisato. Shiny Note riceverà  dalle organizzazioni, quale corrispettivo per l’utilizzo del social network, una percentuale di tali donazioni.

Nel dettaglio le condizioni e i termini specifici:

– Tutte le informazioni relative ai progetti sono elaborate e pubblicate a cura delle organizzazioni.
Shiny Note non è responsabile della correttezza e veridicità  delle informazioni fornite dalle organizzazioni.
– Le informazioni relative ad un progetto vengono pubblicate per un periodo di tempo determinato. Allo stesso modo, sarà  possibile erogare donazioni relative a singoli progetti per periodi di tempo determinati. Shiny Note si riserva la facoltà  di modificare in qualunque momento i periodi in questione, come pure di interrompere senza preavviso la pubblicazione del materiale relativo a uno o più progetti e la raccolta di donazioni per uno o più progetti.
– Eventuali rapporti contrattuali vengono stabiliti esclusivamente tra gli utenti e le organizzazioni. ShinyNote non è parte di tali rapporti né di eventuali controversie che dovessero insorgere tra organizzazioni e utenti.
– Shiny Note non assume l’obbligo di verificare l’attuazione dei progetti e non è in alcun modo responsabile degli stessi. Più in generale, Shiny Note non assume nei confronti degli utenti alcun obbligo né responsabilità  relativi alle organizzazioni, alla loro condotta e reputazione.

In conclusione i responsabili del social network non assicurano il singolo utente verificando le informazioni delle organizzazioni, questo forse rappresenta il punto debole del progetto.
Apprezzando lo spirito con il quale Shiny Note è stato concepito, speriamo che con il tempo e l’esperienza accumulata migliori l’aspetto affidabilità .

La prima storia finanziabile è online

A distanza di un anno dalla nascita del network, i due fondatori hanno annunciato con estremo piacere che la prima storia finanziabile è online sul loro sito: un programma di accoglienza, a cura della onlus ” Cena dell’amicizia ” , per una persona che ha perso casa e lavoro.

In realtà  Shiny Note non è l’unico social network dedicato al mondo della solidarietà  e del volontariato, nel 21 Chris Hughes, cofondatore di Facebook e coordinatore della campagna elettorale online di Obama, ha fondato Jumo; il termine, in lingua Yoruba – koinè dialettale dell’Africa occidentale, significa ” unirsi ” . L’intento è lo stesso: far conoscere le aziende no-profit e creare un’interazione con gli utenti.

Mettere in relazione le persone rappresenta l’essenza della Rete, dargli la possibilità  di raccontare una storia, la loro, o quella di altri e magari di riscriverla, significa fare un piccolo passo avanti verso la costituzione di una comunità  di solidarietà .
Non è ancora possibile dare un giudizio completo sugli effetti e sui risultati di queste iniziative, Labsus ha ritenuto comunque opportuno raccontare la storia di Shiny Note perché crede fortemente nell’impegno solidale dei cittadini e nei loro progetti d’avanguardia; riuscire a far incontrare, in un continuo scambio, persone portatrici di bisogni e soprattutto di conoscenze e voglia di partecipazione può rappresentare la chiave di volta per un riscatto sociale.