La Green Economy contro la crisi

Come nella crisi degli anni Trenta serve infatti una svolta, una svolta verde

Il messaggio dei relatori è stato chiaro: la Green Economy è una possibile e realistica soluzione per superare la sfavorevole congiuntura economica. Monica Frassoni, presidente del Partito verde europeo, e Pierre Jonckheer, presidente della GEF, si sono fatti portatori del messaggio di un “green new deal”. Come nella crisi degli anni Trenta serve infatti una svolta, una svolta verde.

Nel primo panel del forum si è fatto riferimento soprattutto alle proposte di politiche economiche e monetarie di Sbilanciamoci! e quelle di GEF; il riferimento è comune, ed è quello del ruolo di un’Europa unita, coesa e lungimirante anche e principalmente in chiave di politiche ambientali. Tutto questo è stato perfettamente elaborato e spiegato in due documenti diversi ma convergenti nelle idee e nelle conclusioni: la Dichiarazione di Parigi, un documento programmatico del Partito verde europeo, e nelle proposte di Sbilanciamoci! per l’attuale e la prossima legislatura (Dieci proposte per un’Italia capace di futuro).

Il Piano energetico nazionale  

La soluzione proposta per quanto riguarda la situazione italiana guarda ad un sostanziale miglioramento in chiave verde del Piano energetico nazionale. Il dibattito ha portato ad alcune linee guida: una struttura di incentivi calanti ma stabili nel settore delle rinnovabili, la cui industria è in crescita anche in Italia; lo sviluppo di una smart grid per la distribuzione dell’energia elettrica; una politica industriale ecosostenibile; sostegno e promozione dell’efficienza energetica. Jonckheer nella sua relazione si è concentrato sull’importanza di una riduzione del ruolo dei combustibili fossili nei prossimi vent’anni e la necessità  di innovazione nel campo dell’energia rinnovabile, correlata in funzione economica al prezzo in ascesa delle prime.

Sottolineando l’importanza dello strumento dell’efficienza energetica quale strumento dei singoli cittadini di contribuire alla questione ambientale, è interessante notare l’attenzione che un articolo del Corriere della Sera del primo dicembre 211 pone su tale tematica, in quanto necessaria in vista dell’esponenziale crescita dei consumatori nel mondo. Non basta l’espansione dell’offerta delle energie rinnovabili, ma occorre altresìun aumento della produttività  nell’utilizzo delle risorse nei comportamenti dei consumatori.

L’efficienza energetica

Di efficienza energetica e della distribuzione di energia prodotta si è parlato anche nel secondo panel del forum, guardando alla trasformazione della nostra realtà  produttiva che si sposterà  dalla centrale elettrica all’abitazione del singolo, sia per quanto quanto riguardo la produzione sia per quanto riguarda la distribuzione dell’energia. Da qui l’importanza di favorire lo sviluppo di un modello di crescita sostenibile ed efficiente, nel quale il cittadino diviene il centro del processo produttivo e distributivo. Queste riflessioni sono giunte da esponenti del mondo sindacale, di Confindustria e dai presidenti di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e WWF Italia Stefano Leoni.  

Nel pomeriggio importanti contributi sono giunti dal mondo politico con l’alternarsi di esponenti di vari partiti del Paese, ognuno dei quali ha mostrato le proprie idee sui vari argomenti messi sul tavolo del dibattito.

Nonostante il tema di questo forum fosse principalmente la crisi economico-finanziaria attuale e le possibili soluzioni “verdi” su politiche economiche su grande scala, questo dibattito ha posto importanti riflessioni sul futuro ruolo del cittadino quale protagonista dell’ambiente in cui vive, rispettandolo e favorendone la conservazione e l’efficiente e sostenibile utilizzo.