Restaurato grazie ai cittadini il Campanile della Basilica di San Lorenzo Maggiore, nel cuore di “Spaccanapoli”

Sul modello della onlus fiorentina “Angeli del Bello“, nata nel 2010 grazie a Quadrifoglio e Partners Palazzo Strozzi, che si dedica alla cura dei beni comuni urbani grazie alla cooperazione di oltre 3.000 volontari, anche a Napoli è nato un movimento di cittadinanza attiva.
Lo scorso 13 aprile a Napoli i cittadini attivi si sono presi cura del “Bello”. L’iniziativa di cittadinanza attiva ha riguardato il Campanile della Basilica di San Lorenzo Maggiore in Piazza San Gaetano, nel cuore di “Spaccanapoli”. Il campanile, deturpato da una scritta vandalica, era coperto da ben quattro anni da un ponteggio che non consentiva di celebrarne la bellezza gotica francescana. Con entusiasmo e voglia di fare una rete di cittadini (non solo di Napoli) ha deciso di mobilitarsi.
Il Coordinamento delle Associazioni Partenopee da marzo scorso ha unito 10 realtà aggregative territoriali (specificamente le associazioni Agorà, Atlantide Ritrovata, Siti Reali, Il Vaporetto.com, Progetto Napoli,  No Comment,  Locus Iste,  I Sedili di Napoli – Onlus, A.N.Co.S. Confartigianato Napoli e il comitato Portosalvo,) al fine di realizzare collaborazioni tra Pubblica Amministrazione e cittadini per il bene, e il bello, del centro storico di Napoli, sito Unesco.

Il campanile di San Lorenzo Maggiore

Nel caso del campanile di San Lorenzo Maggiore i lavori si stavano dilungando da tempo e i cittadini hanno deciso di mobilitarsi. Con l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologica belle arti e Paesaggio, del comune e della Municipalità 4, hanno effettuato una raccolta di oltre 1000 firme e avviato opere concrete. Ovviamente, per attivarsi in un settore delicato come i beni culturali è ovviamente necessario possedere una certa conoscenza e tecnica. L’intervento, infatti, è stato effettuato mediante l’utilizzo di un laser Blaster 50W che consente di rimuovere le vernici più comunemente utilizzate per imbrattare le superfici murarie, donato agli Angeli del Bello di Firenze dal Gruppo El.En di Calenzano. Non si trattava del primo uso di tale dispositivo, già utilizzato dalla Fondazione fiorentina sulle superfici murarie di Ponte Vecchio. Proprio per questo motivo, come affermato da Giuseppe Serroni, Coordinatore del Coordinamento delle Associazioni Culturali Angeli del bello di Napoli, il coordinamento con la Fondazione “Angeli del bello” di Firenze e il continuo dialogo con le istituzioni sono risultati essenziali. L’iniziativa di Napoli, dunque, non ha semplicemente creato una rete di cittadini attivi sul territorio: si tratta, piuttosto, di una sinergia fra cittadini di diverse aree geografiche, tecnici e istituzioni.


Hanno preso parte all’intervento, accanto ai numerosi volontari napoletani e con il coordinamento della restauratrice Marianna Musella, il presidente della Fondazione degli Angeli del Bello di Firenze, Giorgio Moretti, e la coordinatrice, Alessandra Zecchi, Elena Lopresti, segretario generale di Ancos Confartigianato Napoli,  il Presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Sergio Miccù, il Presidente dell’ABBAC Agostino Ingenito,  la dottoressa Valentina Trafeli, specialista di prodotto, Francesco Muzio, volontario e presidente di Ancos Confartigianato Napoli e membro di Ram; Antonio Pariante, volontario e presidente del Comitato PortoSalvo; Giovanni Postiglione, volontario e membro di Locus Iste e Antonio Corradini, volontario e presidente de Il Vaporetto.com.

Creare sinergie

La prospettiva è che da questo primo passo di condivisione possa derivare un progetto più ampio. In occasione dell’iniziativa, infatti, si è tenuta una conferenza stampa per annunciare la presentazione di un protocollo d’intesa con la Soprintendenza per attivare una serie di interventi di più ampio respiro nella città di Napoli.
Se è vero che in Italia la Bellezza è rinvenibile in molti beni culturali, scorci e vie delle nostre località più o meno note, è altrettanto vero che queste bellezze meritano di poter splendere alla luce del sole per la gioia di turisti, commercianti e residenti.

 

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