Nel quartiere di Tor Bella Monaca (Roma), un Patto per combattere abbandono e degrado.

Il Patto di collaborazione “La piazza siamo noi” a Tor Bella Monaca a Roma spegne la sua prima candelina. Dalla progettazione condivisa al Patto: Largo Mengaroni oggi è diventato un laboratorio di sperimentazione della collaborazione per combattere abbandono e degrado in una complessa periferia romana. Il bene comune oggetto di questo Patto è proprio la piazza.

Evento in Largo Mengaroni (Fonte: Claudia Bernabucci)

Il racconto di questa storia

Un anno di piazza riqualificata, di Patto di collaborazione, di comunità a Largo Mengaroni è davvero un traguardo importante, simbolico, trasformativo. La retorica del “non durerà a lungo, romperanno tutto come sempre” che ha caratterizzato il cantiere ed i mesi post inaugurazione in cui la piazza iniziava ad essere viva, oggi è definitivamente superata. La piazza compie il suo primo anno portando con sé tanti successi fatti di partecipazione, attivazione, consapevolezza. In un anno la piazza, prima solo di passaggio, è oggi costantemente frequentata per le possibilità di fare che oggi permette, attraverso il parco giochi per i più piccoli, lo skate park, il campo da basket, ma anche semplicemente grazie alla presenza, finalmente, di tavolini e panchine. La piazza è diventata un luogo in cui le famiglie del quartiere si incontrano per permettere ai figli di giocare insieme, in cui gli anziani si danno appuntamento per giocare a spettacolari partite a carte, in cui non solo dai quartieri vicini, ma da tutta la città arrivano giovani sportivi a sperimentare il nuovo skate park, uno dei pochi di Roma, o il campo da basket 3×3, che ha ospitato persino la finale dell’omonimo Torneo Romano. Tanti gli eventi realizzati dal basso, dalle realtà firmatarie del Patto, dalle spontanee feste di compleanno, agli spettacoli di arte di strada, festival, concerti, proiezioni, manifestazioni culturali, passando per mercatini del baratto di libri, giochi ed abiti e le cene di comunità. Una comunità fatta di persone semplici, che vengono dalle più disparate storie umane e parti del mondo, che ora si riconosce, si fida, cammina insieme. Il traguardo più grande raggiunto, in questo primo anno, è stato quello di dimostrare che attraverso la realizzazione un luogo bello e curato le persone si sentono libere di partecipare a quella cura, ognuno a suo modo, uscendo dalla dimensione privata, per accogliere e difendere il bene comune. Una partecipazione al bene comune fatta di piccoli gesti, come svuotare i secchi, spazzare le foglie secche, portare e piantare fiori in una delle aule a vasca costruite nella piazza per realizzare una splendida aiuola comune. Le sfide certo non finiscono, le difficoltà o i piccoli gesti incivili non mancano, ma sempre più vengono arginati da tutti coloro che la piazza la vivono, la osservano dalle finestre di casa, la usano come cortile di gioco. È significativo raccontare che gli unici piccoli danneggiamenti, scarabocchi sui muri perlopiù, sono stati realizzati da quei preadolescenti che soli e poco seguiti, vivono più la piazza che la casa, portando qui il proprio malessere, sfogando la propria rabbia sociale, imparando però al tempo stesso quanto si perde singolarmente quando si danneggia il bene collettivo, perché la comunità osserva, e le conseguenze prima o poi arrivano, e spongono questi giovani a chiedere come rimediare. Il cammino è ancora lungo, l’esercizio della partecipazione attiva solo agli inizi, il dialogo con l’istituzione ha visto lunghi tempi di costruzione, ma ora è attivo, aperto, in crescita. Speriamo che nel tempo possa produrre pratiche di intervento e cura, realmente condivisa tra istituzioni e persone, sempre più tempestive ed efficaci”. Con queste parole Claudia Bernabucci, dell’Associazione Cubo Libro che opera a Largo Mengaroni da diversi anni come presidio educativo, sociale, culturale e di animazione, ci racconta il primo anno di vita della “Piazza siamo noi”.

Cittadini attivi in Largo Mengaroni (Fonte: Claudia Bernabucci)

Il percorso che ha portato alla firma del Patto

È stato uno dei primi Patti di collaborazione realizzati a Roma dopo l’approvazione del Regolamento avvenuta nel maggio 2023. Labsus ne ha seguito la stesura nell’ambito del progetto Cantiere di rigenerazione educativa CRESCO promosso e finanziato dalla Fondazione Paolo Bulgari, che ha visto la riqualificazione di Largo Mengaroni come piazza di aggregazione per attività culturali, educative, ludiche, sportive e di animazione. Il progetto di rigenerazione ha coinvolto attivamente le cittadine e i cittadini sin dalle prime fasi di ideazione. In questo processo di ascolto attivo dei desideri delle persone si è inserito l’intervento di Labsus, su richiesta della Fondazione Paolo Bulgari, per sperimentare la scrittura di un Patto di collaborazione per la cura e animazione dello spazio riqualificato. Fin dai primi incontri con le cittadine e i cittadini, le associazioni, i comitati, le realtà che hanno sede nella piazza, ci veniva raccontata la trama di una storia che finiva sempre allo stesso modo: “sarà l’ennesima inaugurazione e il giorno dopo sarà tutto vandalizzato”. Abbiamo provato così ad immaginare insieme alle persone una narrazione diversa. Lentamente la fiducia ha guadagnato terreno, insieme allo spazio fisico della piazza che veniva restituito e riconquistato ogni giorno di più.

Evento in Largo Mengaroni (Fonte: Claudia Bernabucci)

La piazza siamo noi

La scrittura del Patto di collaborazione ha richiesto mesi di lavoro, ma il risultato ha visto una partecipazione molto ampia. Una decina di associazioni, tra cui Libera contro le mafie, una parrocchia, un gruppo di scout, una scuola, ma soprattutto oltre 60 cittadine e cittadini, anche minorenni, hanno apposto la propria firma in qualità di cittadini singoli, dettagliando minuziosamente le attività di cura, dall’animazione culturale e ludica, alle attività educative, ma anche eventi sportivi utilizzando lo skate park e il campetto di basket sorto al posto di un parcheggio. Oltre al Municipio è stata coinvolta l’AMA (Azienda Municipale Ambiente, che si occupa della raccolta dei rifiuti). Il grande lavoro di coordinamento dei vari proponenti è stato condotto da Claudia Bernabucci e in questo primo anno “La piazza siamo noi” è stata animata da un cartellone fittissimo di eventi di ogni tipo. Gli abitanti sono tornati a vivere Largo Mengaroni come una vera e propria piazza, e ogni giorno piccole azioni di cura e rispetto sono il segnale che la collaborazione può davvero essere la carta vincente contro la rassegnazione al degrado e all’abbandono. Mentre il Patto di collaborazione al suo prossimo rinnovo vedrà l’ingresso di nuove realtà, in altri quartieri di Roma si guarda già a Largo Mengaroni come fonte di ispirazione e modello da replicare per valorizzare le tante risorse di una città che ogni giorno, senza far notizia, si impegna nella cura dei beni comuni.

 

Fonte foto copertina: Claudia Bernabucci