A Livorno, 15 associazioni insieme al Comune hanno firmato un Patto per la gestione condivisa del Centro Donna

A Livorno il Centro Donna è attivo già da quarant’anni ed è stato sempre gestito da una sola associazione territoriale individuata con avviso pubblico. Il 4 giugno dello scorso anno è stato inaugurato il “nuovo Centro Donna”, “nuovo” perché in quella data è stato sottoscritto il Patto di collaborazione che sancisce la collaborazione tra l’amministrazione comunale e ben 15 associazioni del territorio per il coordinamento e la gestione del Centro. Per giungere a questo traguardo, l’Amministrazione ha dapprima avviato una fase di confronto ed ascolto con le associazioni per valutare le possibili modalità di co-progettazione e gestione del Centro, e poi, a marzo 2024, è stato pubblicato un avviso pubblico di manifestazione d’interesse per la presentazione di proposte di collaborazione a cui hanno risposto le molte associazioni. In seguito, è stata fondamentale la costituzione del Tavolo di lavoro e coordinamento composto dai rappresentanti delle associazioni, da Silvia Bartoli – responsabile dell’Ufficio sistemi scolastici integrati, CRED e CIAF, politiche giovanili, pari opportunità e tutela dei diritti – e  Sonia Manetti – Coordinatrice del Centro Donna per il comune di Livorno. Il Tavolo di lavoro e coordinamento è nato con l’obiettivo di accompagnamento temporaneo per la fase di avvio del gruppo delle associazioni allo scopo di renderlo autonomo. Soprattutto nella fase di avvio, il Tavolo si è riunito molte volte, non solo per giungere alla stesura condivisa del Patto di collaborazione, ma anche per far in modo che le diverse realtà coinvolte si conoscessero ed instaurassero fin da subito un legame basato sull’ascolto, il confronto e la co-progettazione favorendo dinamiche di gruppo positive sotto l’attento coordinamento dell’Amministrazione che, di fronte ad un così ampio numero di pattisti, ha un vero e proprio ruolo di facilitatore.

Perché il Patto di collaborazione

La scelta del Patto di collaborazione – ci racconta Silvia – è stata una scelta politica, perché volevamo valorizzare e attingere alle risorse del territorio facendo in modo che tutte le realtà che già si occupano dei diritti, della tutela e del benessere delle donne avessero più visibilità. Alla base di questa scelta politica c’è quindi l’idea che l’unione (e la diversità) fa la forza, anche in un’ottica di economicità delle risorse comunali, per cui invece di moltiplicare interventi analoghi si è scelto di unire e integrare, trasformando il Centro Donna in uno snodo di un’ampia rete territoriale già esistente dove vengono garantiti i servizi essenziali di norma offerti dalle amministrazioni (come lo sportello d’ascolto e di orientamento legale e psicologico) con l’integrazione dell’amplissimo ventaglio di ulteriori servizi e attività offerti dalle associazioni. Grazie al grande numero di associazioni che gestiscono il centro c’è molta ricchezza e ampia scelta di attività, è proprio questa la bellezza della collaborazione e del Patto di collaborazione – afferma Sonia. Alla base di questa scelta politica c’è però anche l’idea che il Centro Donna sia un bene comune, un luogo, cioè, aperto e accogliente, un punto di riferimento che sappia orientare verso i servizi del territorio e guidare le donne verso il percorso che meglio sappia rispondere ai propri bisogni. La speranza – confessa Silvia – è che il Centro possa un giorno diventare punto di riferimento anche per l’universo maschile e per le nuove generazioni. Essere quindi un bene comune, completamente comune. Per il momento (e non è affatto poco!) il Centro Donna si presenta come un centro propulsore della valorizzazione del femminile su tutte le tematiche, non solo contro la violenza di genere, ma anche proponendo incontri come corsi di lingua per donne straniere, corsi di accompagnamento alla maternità o musica in fasce, incontri sulla prevenzione medica, corsi di primo soccorso, gruppi di lettura e molto altro.

Le rappresentanti del Comune di Livorno incontrano le associazioni coinvolte (Fonte: pagina Facebook Centro Donna).

L’importanza del Tavolo di coordinamento

Grazie all’utilizzo del Patto c’è stata la possibilità di evidenziare l’importanza della collaborazione con l’Amministrazione: durante la precedente gestione del Centro, infatti, questa non era prevista. Questa collaborazione trova forza soprattutto intorno al Tavolo di coordinamento, che si riunisce due o anche tre volte al mese, sotto l’attenta guida di Sonia, anello di congiunzione tra le associazioni e l’Amministrazione: ogni associazione, naturalmente, presentava già una propria identità, un proprio funzionamento e anche una propria modalità di comunicazione, e visto il grande numero di soggetti coinvolti è stato necessario un grande lavoro di coordinamento. Abbiamo dovuto costruire tutto dall’inizio, redigere anche una sorta di linee guida sulle modalità di accoglienza dell’utenza e di gestione generale, abbiamo lavorato insieme sulla crescita del gruppo che ora ha una propria personalità, un’identità di gruppo. Certo è che il gruppo dovrà sempre più crescere e sarà un Patto completamente vincente quando le associazioni sapranno auto-coordinarsi.

Considerazioni finali

Entrare nel Centro Donna di Livorno significa trovare un ambiente accogliente, gestito da donne per le donne e vissuto come bene comune, sia da chi praticamente lo gestisce che da chi ne usufruisce. Coinvolgere 15 realtà associative nella gestione di un unico spazio significa scommettere sulla collaborazione come carta vincente per offrire ai cittadini il miglior servizio possibile favorendo la valorizzazione reciproca e non la competizione tra realtà che offrono servizi simili. Questo permette di vivere un luogo che, grazie ad un attento coordinamento, si presenta estremamente differenziato nell’offerta, ma coerente nelle modalità e nei principi adottati. Ciò è reso possibile grazie alla creazione del Tavolo di Coordinamento, scelta saggia per ogni Patto di collaborazione che ambisca al reale funzionamento, e anche se l’idea iniziale con cui l’Amministrazione livornese ha instituito il Tavolo è stata quella di un accompagnamento temporaneo verso l’autonomia del gruppo, ciò che possiamo consigliare è di continuare (eventualmente anche con frequenza più ridotta) a riunire questo Tavolo, sede formale della collaborazione tra associazioni e Amministrazione, punto di forza di questo Patto che è riuscito a coinvolgere un numero così ampio di associazioni.

 

Fonte immagine copertina: Comune di Livorno