Un'altra conquista sul fronte dell'amministrazione condivisa. Intervistiamo il Sindaco Sarogni

"Adottare il Regolamento significa reagire alla disperazione del 'non si può fare' cambiando completamente le dinamiche nel rapporto con i cittadini, un processo senza ritorno che non è una forma di 'delega' verso il cittadino ma unione di forze"

Nel corso della prima “Giornata dei beni comuni” promossa dal forum cittadino Agenda 21 in collaborazione con Labsus tenutasi mercoledì 19 novembre presso la Reggia Borbonica di Carditello, i comuni di Casal di Principe, San Tammaro e Santa Maria Capua Vetere hanno formalizzato l’adozione del regolamento per i beni comuni. In questa occasione il sindaco Sarogni ha inoltre annunciato l’imminente approvazione del medesimo regolamento presso il comune di Casapulla, avvenuta durante il consiglio comunale dello scorso 28 novembre. Tra gli ospiti della “Giornata dei beni comuni”, inaugurante il “Festival dei beni comuni” che si organizzerà con cadenza annuale presso la Reggia di Carditello su proposta dell’assessore Rossella Bovienzo a partire dall’anno venturo, il presidente Labsus Gregorio Arena che ha così ha commentato il successo del regolamento ottenuto in tre nuovi comuni: “I cittadini attivi sono una risorsa sulla quale le amministrazioni locali possono contare per gestire i beni comuni. Questi cittadini, uscendo dalla logica della delega alla pubblica amministrazione, si sentono responsabili e fanno bene alla democrazia. E’ auspicabile che dalla Reggia di Carditello possa partire per il sud un modello di amministrazione virtuosa e che sia da esempio ad altre realtà anche come forma di riscatto sociale”.
I primi cittadini dei tre comuni di Casal di Principe, San Tammaro e Santa Maria Capua Vetere si sono espressi in toni entusiastici riguardo all’approvazione del regolamento, descrivendolo come uno strumento normativo indispensabile che permette finalmente di dare corpo al principio di sussidiarietà orizzontale e ad una conseguente amministrazione condivisa tra singoli cittadini, associazioni, privati e governo locale. E’ inoltre una strada da intraprendere per rendere trasparente e comprensibile l’operato dell’amministrazione comunale, nonché per riguadagnare la fiducia dei cittadini e credibilità ai loro occhi, coinvolgendo con serietà e precisione le risorse da essi messe a disposizione. Tra gli altri, il sindaco di Santa Maria Capua Vetere Biagio di Muro ha affermato: “La firma del regolamento sancisce il nostro impegno già intrapreso con i cittadini per l’Anfiteatro, e auspico contestualmente da oggi anche un cambiamento sociale con forme dirette di associazionismo tra i cittadini”.
Abbiamo intervistato il sindaco Michele Sarogni per guardare più da vicino il processo di cambiamento che con l’approvazione del regolamento si è innescato anche nel comune di Casapulla.

Perché secondo lei è importante per il suo comune adottare il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani? Come pensa che cambierebbero i rapporti tra amministrazione e cittadini?
A Casapulla, lo scorso 28 Novembre, con il voto favorevole di tutti i consiglieri, è stato approvato il regolamento Labsus. Ritengo, personalmente, che il regolamento sia uno strumento concreto che traduce il principio di sussidiarietà in disposizioni di livello amministrativo per favorire la relazione collaborativa tra i cittadini e la pubblica amministrazione profilando un nuovo modello: quello dell’amministrazione condivisa, non più solo amministrare ‘per conto di’, ma amministrare ‘insieme a’. Strumento unico e assai utile per permettere questa sinergia sono i ‘Patti di collaborazione’, il mezzo attraverso cui Comune e cittadini concordano tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazione degli interventi di cura e rigenerazione dei beni comuni. Il rapporto tra i cittadini, intesi come popolazione attiva e desiderosa di partecipare, e l’amministrazione, intesa come palazzo trasparente ed aperto ad accogliere proposte ed iniziative, riesce finalmente a essere efficiente e coordinato. I soggetti privati possono essere parte della soluzione di problemi che interessano la collettività, proponendo azioni ed interventi da attuare in concerto con l’amministrazione.

Lei ha annunciato la recente approvazione del Regolamento per il comune di Casapulla in occasione del Forum “Giornata dei Beni Comuni” svoltosi presso la Reggia Borbonica di Carditello. La valenza simbolica della scelta di questa location è molto forte, se si considera il percorso di riqualificazione della stessa promosso in primis da Agenda 21 e dalla comunità cittadina. Avete già in mente qualche zona critica del suo comune che necessiterebbe di un intervento urgente e che costituirebbe una concreta prima possibilità di mettere in moto la sinergia tra cittadinanza attiva e amministrazione locale?
Lo scorso 19 novembre si è tenuto presso la Reggia Borbonica di Carditello un forum di ascolto, promosso da Agenda 21 e Labsus, nell’ambito del quale alcuni comuni della provincia di Caserta hanno manifestato la volontà di adottare un regolamento sulla collaborazione fra cittadini e amministrazioni per la cura dei beni comuni urbani. E’ positivo, quindi, registrare che l’amministrazione comunale di Casapulla è tra le prime della provincia ad attivarsi per l’adozione di questo testo e abbiamo voluto rimarcare la valenza simbolica di quella giornata anche il giorno dell’approvazione del regolamento in Consiglio Comunale, dedicando, appunto, il regolamento alla memoria di Tommaso Cestrone, un agricoltore, uomo coraggioso, detto anche ‘L’angelo di Carditello’, perché per anni si è preso cura della Reggia Borbonica, difendendola dalla speculazione e dal degrado nonostante le minacce della camorra. Quanto a Casapulla, ci sono zone che potrebbero ricadere a pieno nel solco già tracciato dal progetto Labsus. Un pensiero va subito a Palazzo Buonpane, una dimora nobiliare del ‘700 che oramai giace in uno stato di abbandono totale e che il comune sta in tutti i modi possibili cercando di acquisire per riportarlo ai fasti di un tempo, naturalmente attraverso la collaborazione e il sostegno della cittadinanza attiva.

Una volta approvato il Regolamento, come avete intenzione di realizzare e promuovere l’innovazione digitale nel comune di Casapulla? C’è già una piattaforma online, un contatto Facebook o Twitter attraverso il quale i cittadini possono comunicare con l’amministrazione ed eventualmente iniziare ad avanzare proposte di rigenerazione urbana?
A meno di una settimana dall’approvazione del regolamento sono allo studio soluzioni mirate che possano metterci in contatto diretto e ravvicinato con i cittadini che intendano avanzare proposte e suggerimenti. Ad oggi quest’azione si realizza attraverso il sito istituzionale del comune, ma siamo consapevoli che bisogna rendere la procedura più diretta e interattiva.

Una volta approvato il Regolamento, come pensate di coinvolgere le scuole del suo comune nella promozione del principio di sussidiarietà?
Le scuole del mio paese sono già partecipi della vita cittadina, attraverso iniziative continue e frequenti forum organizzati dall’amministrazione in collaborazione con le associazioni locali. Perciò ritengo che si debba continuare in questo modo anche per il progetto Labsus, utilizzando a tal proposito materiale video, cioè mostrando agli alunni come concretamente può un cittadino trasformarsi da semplice abitante a protagonista del suo territorio. In più possono gli alunni stessi trasformarsi in cittadini attivi attraverso un progetto mirato all’educazione civica e al rispetto del territorio.

In caso di approvazione in Giunta e in attesa che sia approvato in Consiglio, l’esperienza di altri comuni ci ha insegnato che è fondamentale far circolare il Regolamento tra le associazioni cittadine e in generale farlo conoscere all’opinione pubblica attraverso incontri, distribuzione di materiale, ecc..
La bozza di Regolamento è online per permettere ai cittadini di Casapulla di proporre modifiche di modo da adattarlo il più possibile alla vostra realtà comunale?
C’è a suo avviso qualche aspetto migliorabile nel Regolamento?
Abbiamo intenzione di metterlo online già dalla settimana prossima (in allegato il testo del regolamento e la delibera del Consiglio Comunale) per consentire a tutti i cittadini di informarsi e iniziare a ragionare in termini collaborativi e non più solo in termini di protesta o di proposta con l’amministrazione. Sono convinto che questo regolamento, da me definito un grosso contenitore di mille sorprese, possa essere adattato alla nostra realtà cittadina in maniera ancora più incisiva e possa servire a realizzare quel progetto di collaborazione da me già concepito qualche mese fa, quando ancora non conoscevo Labsus e mi accingevo a candidarmi a Sindaco nella mia città. La diffusione del regolamento deve essere massima e a tal proposito non mancheranno convegni ed incontri con associazioni e comitati locali, ma si procederà anche ad assemblee pubbliche in cui saranno invitati i singoli cittadini a dare il loro contributo in termini di idee e di impegno. Infine l’intitolazione di una piazza a “Piazza della Cittadinanza Attiva” sarà la testimonianza di un progetto vincente e fruttuoso.

Il Sindaco Renato Natale ha affermato che per il comune di Casal di Principe “il Regolamento serve a tutelare e chiarire quanto già abbiamo iniziato a fare nel nostro comune. Come lo Stadio Comunale, da tempo recuperato con l’intervento dei cittadini, lo stesso si andrà a fare con i beni confiscati alla camorra”.
Lei concorda sul fatto che l’adozione del Regolamento potrebbe rivelarsi un nuovo, potente strumento per contrastare la criminalità organizzata?
La camorra esiste dove esiste l’abbandono e la non partecipazione, quindi Labsus, come ha affermato il Sindaco Natale, può essere uno strumento utile per creare quella rete di collaborazione e di sussidiarietà da sempre principale nemica della criminalità organizzata.

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